L’ospitalità è sacra se le vacanze sono in convento

Quiete, natura e riposo. Queste le caratteristiche di una vacanza diversa, forse nemmeno una vacanza ma solo un modo di fermarsi un momento e staccarsi dalla quotidianità. C’è chi lo fa per vivere a pieno la natura e il suo silenzio, altri per avvicinarsi alla spiritualità. Abbiamo scoperto un angolo d’Italia che ci ha colpito

Quiete, natura e riposo. Queste le caratteristiche di una vacanza diversa, forse nemmeno una vacanza ma solo un modo di fermarsi un momento e staccarsi dalla quotidianità. C’è chi lo fa per vivere a pieno la natura e il suo silenzio, altri per avvicinarsi alla spiritualità. Abbiamo scoperto un angolo d’Italia che ci ha colpito per il suo paesaggio e l’atmosfera, armoniosa e silente.

 

Siamo a Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, sull’Appennino Toscano. Sopra una roccia e avvolto nella foresta si trova il grande complesso del Santuario della Verna che oltre pace e calma custodisce numerosi tesori di spiritualità, arte, cultura e storia. Tutt’attorno una monumentale foresta di faggi e abeti, il Casentino e l’alta Val Tiberina.

 

Convento ©GettyImages

 

Ad accogliervi saranno i Frati Cappuccini che abitano il convento, vi lavorano e pregano nella più piena tradizione francescana. Potrete scegliere di soggiornare in una stanza singola, doppia o tripla e di condividere i pasti con i frati spendendo da 53 a 60 € oppure, come dei veri pellegrini, accontentarvi di una camerata con altri 15 ospiti portando con voi un sacco a pelo. In questo caso l’offerta è libera. Sta a voi decidere se partecipare alla preghiera o solo riposare, se condividere passeggiate e momenti di riflessione o chiudervi nel silenzio.

 

Tra le attività dei Cappuccini, la produzione di prodotti di cosmesi, liquori e bevande realizzate con erbe, propoli e frutti del territorio, tutti acquistabili in convento o scrivendo all’antica farmacia dove vengono preparati secondo antiche ricette. C’è anche un Museo, visitabile gratuitamente, che custodisce un bellissimo crocifisso ligneo policromo attribuito a Giovanni Angelo Montorsoli e un busto in ceramica attribuito ad Andrea della Robbia.

 

Una curiosità: se siete fidanzati e state per sposarvi, al Convento della Verna è possibile affrontare un ritiro prima del grande giorno.

 

Non occorre essere credenti, o meglio, credere in qualcosa di definibile. Solo aver voglia di natura e pace.

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