Monte Pisano, il fiume Oreto di Palermo e l’antico stabilimento termale di Porretta Terme: sono i luoghi del cuore più votati nel censimento 2018 del Fai.
Sono i 10 angoli del nostro paese che gli italiani amano di più: ecco i risultati de “I luoghi del cuore 2017”. Un viaggio nell’Italia che va valorizzata e protetta.
Tutti speciali, anche se in modi diversi: sono i 10 luoghi classificatisi tra i più amati da chi ha votato per “I luoghi del cuore“, da ormai 8 anni l’appuntamento di rito per tutti coloro che amano il territorio, l’arte e la natura del nostro paese. Un’occasione per scoprire perle a volte poco note o per salvaguardare meraviglie in pericolo. Un viaggio che lascia senza fiato.
Ai primi 3 posti di questa classifica della bellezza che sta a cuore agli italiani ci sono 3 luoghi molto diversi tra loro: un castello dell’ottocento, un convento del 1500, un’area naturale creata quasi esclusivamente dalla magia dell’acqua. Al FAI il merito di dare valore ogni anno a ciò che amiamo, ma soprattutto la missione concreta di concedere ai primi tre classificati, in qualità di vincitori del censimento – se ne avranno i requisiti – un contributo a fronte della presentazione di un progetto da concordare.
Noi ne avevamo già parlato tempo fa, per diversi motivi: il castello di Sammezzano a Reggello in Toscana ha una storia complicata e accedervi è molto difficile, bello e impossibile lo avevamo definito e da allora non è cambiato molto. Ciò che è chiaro, è che rappresenta un esempio unico in Italia di architettura eclettica in stile moresco, qualcosa di assolutamente nuovo e mai visto che, nonostante le sue peculiarità, non riesce a trovare una valorizzazione adeguata.
Poco conosciuto, anche da chi vive in zona, è l’imponente Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo in Provincia di Alessandria in Piemonte. Il convento, voluto da papa Pio V nel 1566, vanta tra gli artisti che hanno preso parte ai lavori, Giorgio Vasari di cui si conserva nella chiesa l’affresco del Giudizio Universale. Due chiostri e una splendida biblioteca a tre navate, ricca di volumi rari, caratterizzano il convento che nel 1860 venne chiuso e riconvertito in riformatorio minorile fino al 1989. Chi l’ha scelto come luogo del cuore, segnala che il bene necessita di lavori di recupero e di un piano di valorizzazione che lo faccia conoscere.
Al terzo posto sono state votate le Grotte del Caglieron a Fregona (TV), costituite da un singolare insieme di antri, formatiSI nei secoli in seguito a processi di erosione e all’opera dell’uomo. Il complesso è nato da una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo: sulle pareti della forra si aprono delle grandi cavità artificiali, ottenute con l’estrazione dell’arenaria, la tipica “pietra dolza” (pietra tenera) che forniva il materiale per la costruzione di stipiti e architravi.
Quella di quest’anno è un’edizione speciale del consueto censimento perché dedicata all’archeologo Khaled al-Asaad, direttore del sito siriano di Palmira, patrimonio dell’Unesco, ucciso dall’Isis per non aver rivelato il nascondiglio di alcuni reperti romani. Un uomo che si è speso per promuovere la conoscenza di un luogo fondamentale per la sua storia e per quella del suo popolo, fino a difenderlo a costo della vita. Un gesto di amore e di coraggio, che rappresenta nel modo più drammatico ed estremo i principi che anche il FAI condivide.
La lista completa e le schede degli altri luoghi del cuore li trovate qui.
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