
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
I capibara passano la maggior parte del loro tempo in acqua e sono parenti stretti dei porcellini d’India. Ecco alcune informazioni su queste buffe creature.
Recentemente circola in rete il video divertente che riprende sette capibara (Hydrochoeris hydrochaeris) che vivono nello zoo di Saitama, in Giappone, immergersi con piacere in una vasca idromassaggio colma di acqua calda. Ma chi è il capibara? È il roditore più grande del mondo, eppure (congiunzione rivolta esclusivamente ha chi ha un’irrazionale paura dei topi), il suo muso buffo e simpatico non può certo suscitare repulsione. Questo pacifico mammifero vive in piccoli gruppi nelle zone acquitrinose del Sud America. Ecco alcune caratteristiche che forse non conoscete.
I capibara possono superare il metro e mezzo di lunghezza, i 65 chili di peso e i 60 centimetri di altezza al garrese. Nonostante le sue grandi dimensioni, che ne fanno il rappresentante più grosso della famiglia dei roditori, i suoi parenti più stretti sono i porcellini d’India (Cavia porcellus) e le cavie delle rocce (Kerodon rupestris). Parenti più alla lontana sono gli aguti (Dasyproctidae Bonaparte) e i cincillà (Chinchilla).
Laghi, stagni, fiumi e paludi sono gli habitat prediletti dai capibara, questi animali trascorrono la maggior parte del loro tempo in acqua, a rilassarsi o a sgranocchiare erba e piante acquatiche, possono mangiare fino a otto chili di vegetali al giorno. Grazie alle zampe palmate sono eccellenti nuotatori, occhi, orecchie e narici si trovano nella parte superiore della testa, in questo modo possono tenere quasi tutto il corpo sotto il pelo dell’acqua, proprio come gli ippopotami. I capibara possono rimanere in apnea fino a cinque minuti, nascondendosi così dai predatori, come giaguari, puma e ocelot.
Come gli altri roditori, hanno due lunghi e robusti incisivi utilizzati per rosicchiare piante acquatiche, cortecce, tuberi e canna da zucchero. I denti del capibara possono superare gli otto centimetri e hanno una crescita continua per compensare l’usura provocata dall’uso costante.
I capibara sono animali selvatici, eppure in virtù del loro comportamento mite, sono spesso catturati per essere utilizzati come animale da compagnia. Per fortuna in Italia non è più possibile, dal 1996 è infatti proibita per legge la detenzione di capibara da parte di privati. Sembra che molte specie li considerino le sedie del regno animale. Diverse specie di uccelli, scimmie, conigli e persino altri capibara sono stati fotografati appollaiati, seduti e sdraiati sulla larga schiena o sulla testa di questi grandi roditori.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’abbandono degli allevamenti intensivi è il cambiamento necessario per il benessere di animali e persone. Essere Animali continua a combattere per questa causa.
I cuccioli sono una lieta presenza in casa di chi ama gli animali. Ma ci sono regole alimentari da seguire se si vuole che mamma e prole siano sani e vitali.
Anche i gatti soffrono di ansia e stress. L’importante, in questi casi, è riconoscere i segnali per prevenire l’aggravarsi del fenomeno.
Quella degli animali allevati in gabbia è una vita di crudeltà e costrizioni. Eliminare le gabbie significa realizzare una transizione giusta per tutti.
I cani sono diventati un aiuto prezioso nella diagnosi di malattie importanti come il cancro, l’epilessia, il diabete. E raramente il loro fiuto sbaglia.
I cani di razza non deve essere solo “di razza”. È fondamentale che sia anche sano, cosa che spesso passa in secondo piano.
Una dieta antinfiammatoria per cani e gatti anziani è il modo migliore per garantire la loro salute. In primo piano vitamine, oligoelementi e idratazione.
Si tratta del primo archivio per misurare la tropicalizzazione del Mediterraneo, considerato un importante hotspot di biodiversità e cambiamenti climatici.
Nell’estate del 2022 l’Italia ha annunciato lo stop all’uccisione selettiva dei pulcini maschi. È ora che il divieto si estenda a tutta Europa.