Il ruolo del legame uomo-animale nelle crisi umanitarie

Catastrofi e conflitti stanno diventando sempre più frequenti in tutto il mondo. In un contesto simile, la salvaguardia di persone e animali richiede approcci strategici, che tengano conto anche del legame uomo-animale.

Humane world for animals, precedentemente nota come Humane society international, si sta impegnando a rendere la sua missione di generare un cambiamento duraturo per gli animali in tutto il mondo ancora più chiara agli occhi del pubblico, dei propri sostenitori e delle proprie sostenitrici.

Potreste conoscerci per il nostro lavoro a tutela degli animali allevati e di quelli impiegati nei test e nella ricerca, per le nostre campagne contro l’allevamento di animali per la produzione di pellicce e per le nostre attività globali di protezione della fauna selvatica. Tuttavia, abbiamo anche una squadra globale di soccorso animali che interviene in caso di disastri e fornisce aiuti urgenti agli animali coinvolti.

Ogni anno, salviamo, trasferiamo e ci occupiamo della riabilitazione di migliaia di animali. Offriamo assistenza veterinaria, forniamo cibo, cerchiamo gli animali all’interno degli edifici abbandonati e, ogniqualvolta è possibile, facciamo in modo che si riuniscano con i loro proprietari. Lo abbiamo fatto dopo il terremoto in Turchia, gli incendi in Australia, le eruzioni vulcaniche in Guatemala, gli uragani negli Stati Uniti e numerose altre situazioni di emergenza in tutto il mondo, nel corso di vari decenni.

Oltre a occuparci di queste operazioni di soccorso, formiamo i soccorritori locali su come affrontare le necessità degli animali durante le calamità e su come garantire che questi ultimi siano inclusi nei piani di preparazione delle comunità e gestione delle emergenze. Sappiamo che, quando la sicurezza e il benessere degli animali non vengono presi in considerazione in anticipo, le persone possono decidere di rimanere in situazioni pericolose o essere costrette ad abbandonare i loro animali durante le procedure di evacuazione. Il nostro obiettivo è fare in modo che le persone e i loro animali restino uniti.

Perché è fondamentale assicurarsi che le persone e i loro animali restino uniti

Gli animali domestici—che vivano negli allevamenti o nelle nostre case—sono estremamente vulnerabili durante le crisi. Dipendono dai loro compagni umani per la sopravvivenza e spesso si ritrovano senza cibo, acqua e riparo, facendosi del male e rischiando la morte. Una delle situazioni più strazianti è la separazione forzata—quando le persone sono costrette a separarsi dai propri animali. Quando si verifica un disastro, ci sono persone che prendono la dolorosa decisione di non allontanarsi per restare con i loro animali e proteggerli, mentre altre sono costrette ad abbandonarli.

Gatto salvato dall'uragano
Liza e il suo gatto Simba, che ha ricevuto cure veterinarie dopo l’uragano Helene in Florida © Colin Hackley_AP Images per Humane World for Animals

Un articolo di Anthrozoos del 2024 sulla separazione forzata fra le persone e i loro animali da affezione, a cura di Jasmine Montgomery, dottoranda dell’università James Cook, in Australia, ha preso in esame 27 anni di ricerche sul legame uomo-animale nelle situazioni di crisi, compresi disastri e casi di violenza domestica, in sei paesi.

Basandosi sull’analisi di oltre 40 studi precedenti, Montgomery ha dimostrato che la perdita di un animale da affezione durante una calamità porta a un aumento dell’ansia e dello stress acuto, contribuendo all’insorgenza di disturbi mentali a breve e a lungo termine, tra cui la depressione; che la separazione forzata può causare forte dolore, senso di colpa e traumi, nonché una diminuzione del funzionamento psicosociale, e che la necessità di trovare una sistemazione pet-friendly per evitare la separazione può aumentare lo stress psicologico a carico delle persone e dei loro animali.

Senza dubbio, questi risultati sono in linea con la nostra esperienza diretta come soccorritori degli animali bisognosi di aiuto durante le catastrofi. Il legame speciale che condividiamo con i nostri compagni non umani è estremamente significativo. Nelle situazioni di crisi, gli animali offrono conforto e un senso di stabilità a chi ha sofferto tanto.

Sebbene lo studio di Montgomery si concentri principalmente su cani e gatti, molti di noi hanno assistito anche agli effetti delle catastrofi sulla fauna selvatica, sugli animali allevati e “da lavoro”, con tutte le conseguenze che ne derivano per gli esseri umani che vivono o interagiscono con loro. Per esempio, gli allevatori di tutto il mondo sperimentano una condizione di disagio psicologico dopo la perdita dei loro animali, oltre a subire significativi danni finanziari. Nelle comunità rurali, la perdita di animali allevati e “da lavoro” ha conseguenze di vasta portata. Pertanto, separarsene non è un’opzione allettante. In effetti, quando la squadra di risposta alle catastrofi di Humane world for animals India è stata inviata sulle isole fluviali dei distretti di Dhubri e Barpeta durante le inondazioni del 2024, si è resa conto velocemente di come la priorità dei residenti non fosse la loro casa, né fossero i loro beni, bensì i loro animali.

La situazione nell’Unione europea

Durante le recenti inondazioni in Europa centrale, il governo polacco ha consigliato alle persone di portare con sé i propri animali durante le evacuazioni. Tuttavia, i vigili del fuoco—responsabili della maggior parte delle evacuazioni—hanno dichiarato che i loro mezzi di trasporto non erano attrezzati per il trasferimento degli animali. Allo stesso modo, durante le inondazioni del 2021 in Belgio e Germania, che hanno causato centinaia di vittime, le organizzazioni per la protezione degli animali non sono state autorizzate a entrare nelle aree alluvionate perché non erano incluse nei protocolli di emergenza.

Dopo l’arrivo dei rifugiati ucraini nell’Ue, è emerso come i diversi Stati membri applicassero regole per l’ingresso e la quarantena degli animali in modo incoerente, aumentando lo stress e le difficoltà per le persone che viaggiavano con i loro animali. Per questo, nel 2024, Humane world for animals europe ha incaricato la società di consulenza Irma (Integrated risk management associates) di condurre uno studio sull’inclusione degli animali nella legislazione europea in materia di catastrofi.

Lo studio ha concluso che, a eccezione di alcuni progressi legislativi in Italia e di alcune menzioni all’interno di politiche più ampie di gestione delle emergenze nell’Ue, gli animali sono in gran parte trascurati. Si riscontra una mancanza di attenzione agli animali e ai loro bisogni anche nelle attuali misure di assistenza umanitaria.

Per quanto riguarda gli animali allevati, l’approccio è fortemente umano-centrico e l’attenzione si rivolge principalmente ai loro proprietari. Gli animali non sono tutelati, se non per il valore economico che hanno per i proprietari.

C’è anche una scarsa attenzione alla protezione della fauna selvatica, se non in relazione al controllo delle malattie e alle zoonosi. Le misure volte a salvare gli animali senza proprietari dopo episodi come inondazioni o incendi sono rare e vengono solitamente adottate in modo occasionale.

Un rapporto del 2023 di Eurogroup for Animals ha evidenziato la mancanza di inclusione degli animali nei protocolli di gestione dei disastri, che si traduce in un aiuto frammentato e privo di coordinazione. Il rapporto sottolinea che il riconoscimento legale degli animali nella legislazione europea sui disastri è cruciale per garantire la loro protezione e per integrare il personale che si occupa di benessere animale nei meccanismi di risposta alle catastrofi.

gatto salvato
Un ospite del rifugio per animali abbandonati di Cracovia © Beata Zawrzel / AP Images per Humane world for animals

Il lavoro di Humane world for animals in Ucraina

La guerra in Ucraina ha causato immense sofferenze, feriti e vittime, sia fra gli esseri umani che fra gli altri animali. Da quando il conflitto è iniziato nel 2022, Humane world for animals è attiva in Ucraina e in altri Paesi europei, per aiutare gli animali e supportare i loro compagni umani, grazie al generoso sostegno dei nostri donatori. In collaborazione con la Federazione dei veterinari d’Europa (Federation of veterinarians of Europe) e la Federazione delle associazioni veterinarie per gli animali da affezione (Federation of companion animal veterinary associations), abbiamo lanciato il programma Vets for Ukrainian pets, che ha permesso ai rifugiati ucraini in 38 paesi europei di richiedere il rimborso delle spese veterinarie.

Abbiamo supportato 22 organizzazioni non governative presso i principali punti di confine in Polonia, Romania, Ungheria, Slovacchia e Moldavia, organizzato il trasporto di cibo per animali in Ucraina, e collaborato con compagnie aeree e di autobus per consentire l’imbarco degli animali al seguito dei rifugiati ucraini. Le nostre discussioni con la Iata (International air transport association) hanno portato alla sua raccomandazione di luglio 2022, in cui chiedeva alle compagnie aeree di facilitare il trasporto sicuro degli animali durante le crisi.

In Ucraina, abbiamo collaborato con i rifugi per animali, rifornito centri di recupero per la fauna selvatica e gli animali allevati con tonnellate di fieno e avena per superare l’inverno, e abbiamo lavorato con una clinica veterinaria mobile che recupera gli animali feriti lungo le strade, fornisce loro adeguate cure veterinarie e, in attesa che guariscano, si impegna a trovare loro una nuova casa.

Dopo un lungo viaggio dall’Ucraina a Bruxelles, uno di quegli animali, un cagnolino di nome Mishka, è arrivato a casa mia. Sembra che si stia godendo la vita qui. Questo è ciò che conta. Sia che si tratti di un intervento decisivo per la vita di un singolo animale, sia che si tratti di un’evoluzione politica determinante, capace di garantire benefici a migliaia di animali in crisi, ora e in futuro è fondamentale rispettare la forza del legame uomo-animale, e compiere azioni che onorino quel legame nel miglior modo possibile.

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati