
Il 2 agosto avremo consumato le risorse rinnovabili offerte ogni anno dal pianeta. Non avevamo mai esaurito così presto il nostro budget naturale annuale.
L’ecosostenibilità entra negli hangar della compagnia finlandese Finnair, gli aerei a basso impatto volano in testa ai programmi di valutazione ambientale.
Lo scorso 23 settembre un aereo della linea Finnair alimentato da una miscela derivata dall’olio alimentare riciclato ha volato sulla tratta Helsinki – New York concretizzando i risultati delle ricerche sui combustibili alternativi. Oggi la compagnia finlandese è la prima azienda europea ad aver completato la seconda fase del programma di valutazione ambientale Iata environmental assessment (Ienva), con cui vengono valutati gli aerei sotto il profilo della responsabilità ambientale. Attualmente la Finnair è l’unica compagnia aerea ad aver raggiunto i livelli più alti tra le categorie del Carbon disclosure project per le azioni di contrasto ai cambiamenti climatici.
Gli aeroplani sono il mezzo di trasporto che ha l’impatto maggiore sul clima e sull’ambiente. Gli aerei consumano il 13 per cento del carburante fossile producendo il 2 per cento della CO2 mondiale. I motori rilasciano nell’aria anidride carbonica, ossido di azoto e monossido di carbonio, contribuendo in modo significativo al cambiamento climatico, in alta quota, e al peggioramento della qualità dell’aria, a bassa quota. Per questo motivo, Finnair ha attivato un programma di ricerca e sviluppo sull’ecosostenibilità e sull’impatto ambientale della sua flotta che entro il 2017 garantirà alla compagnia la riduzione del 20 per cento delle emissioni di gas inquinanti e del 40 per cento del rumore, ed entro il 2016 la riduzione del 10 per cento del consumo di energia negli impianti aziendali e il 10 per cento in meno della produzione dei rifiuti da parte dei passeggeri.
Gli ambiziosi obiettivi e il sistema di gestione ecosostenibile degli impianti, progettati da un gruppo congiunto di tecnici ambientali e di ingegneri aeronautici, hanno permesso alla linea aerea Finnair di raggiungere le prestazioni richieste dagli standard ambientali alla base del programma Iata e ottenere la certificazione per la propria flotta. Le infrastrutture, la qualità del servizio, ma soprattutto la responsabilità ambientale e la trasparenza della più grande compagnia aerea finlandese hanno incrementato il numero di viaggiatori e l’apertura di nuove tratte, soprattutto verso l’Oriente. Gli aerei sono responsabili dell’alterazione della chimica atmosferica e della copertura nuvolosa ma soprattutto del riscaldamento climatico. La dimostrazione che i motori a combustibile alternativo sono ugualmente efficienti è il cambiamento di rotta necessario per rispettare l’ambiente senza smettere di viaggiare.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il 2 agosto avremo consumato le risorse rinnovabili offerte ogni anno dal pianeta. Non avevamo mai esaurito così presto il nostro budget naturale annuale.
La catena inglese sta sperimentando un nuovo prodotto di scarto derivato dalla barbabietola da zucchero come refrigerante naturale e poco energivoro.
Abbiamo visitato un’azienda che si occupa di un prodotto in piena espansione: quello dei pellets, ovvero i combustibili tratti da biomasse legnose.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Mirafiori, Sabato 5 e domenica 6 aprile 2008 – piazza Cattaneo 9, Torino