
Fracking, la lotta dei cittadini di Brooklyn per fermare il gasdotto
Il gasdotto in costruzione a Brooklyn, negli Stati Uniti, avrà un forte impatto ambientale ed economico sulle comunità più vulnerabili.
Carbone, petrolio, metano. Sono questi i principali combustibili fossili che da anni l’uomo usa per creare energia. Ma il tempo caratterizzato da queste fonti è finito. Il futuro guarda alle energie rinnovabili perché non abbiamo più tempo. Il riscaldamento globale è realtà e la CO2 è alle stelle. Le metropoli sono immerse nello smog. Per questo bisogna lasciare i combustibili fossili sotto terra e pensare al futuro del pianeta e alle generazioni che verranno. Leggi le ultime news sui combustibili fossili e la fine di un’era su LifeGate.
Il gasdotto in costruzione a Brooklyn, negli Stati Uniti, avrà un forte impatto ambientale ed economico sulle comunità più vulnerabili.
Donald Trump ha approfittato degli ultimi giorni alla Casa Bianca per avviare la vendita delle concessioni petrolifere in Alaska. Ma non tutto è perduto…
Il report Five years lost denuncia come 12 mega-progetti fossili in fase di sviluppo rischino di esaurire metà del budget di CO2 a disposizione.
La Danimarca non concederà più licenze per l’esplorazione e l’estrazione di combustibili fossili nel mare del Nord. La fine è prevista per il 2050.
L’università di Cambridge decide di ascoltare gli studenti e fare sul serio sul clima. Innanzitutto, troncando i legami con l’industria delle fossili.
La costruzione di un oleodotto in Africa orientale minaccia milioni di persone, gli animali ed è un passo indietro nelle lotte globali per il clima.
12 città alleate nella rete C40, 36 milioni di cittadini. E una promessa: smettere di investire nei combustibili fossili e puntare sulla green economy.
Nonostante la crisi economica e sanitaria, le fonti rinnovabili continuano a guadagnare terreno sui combustibili fossili. L’editoriale di Duegradi.
La Norvegia spiana la strada alle trivellazioni delle società petrolifere nell’arcipelago delle Svalbard, a soli mille chilometri dal Polo Nord.
Le compagnie petrolifere e del gas potranno perforare 7,8 milioni di ettari nel nordest dell’Alaska, una riserva protetta per la fauna selvatica.