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Cominceranno a settembre le attività didattiche outdoor dell’Asilo della Laguna, a Venezia. Un progetto voluto dal Gruppo Prada insieme all’Unesco.
A lungo abbiamo trascurato la natura in cui siamo immersi, ignorando i suoi segnali di allarme e cercando di piegarla ai nostri interessi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Gli adulti di domani, loro malgrado, saranno costretti a riparare ai nostri errori. Perché non abituarli fin da piccoli a instaurare un rapporto autentico e diretto con il pianeta? Questo approccio si chiama outdoor education ed è alla base del progetto Kindergarten of the Lagoon – Asilo della Laguna che prenderà il via a settembre a Venezia, coinvolgendo i bimbi della scuola materna. L’iniziativa è un tassello fondamentale di Sea Beyond, il percorso portato avanti dal Gruppo Prada insieme alla Commissione oceanografica intergovernativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco).
Già nel 2019 Prada ha unito le forze con Unesco per promuovere l’educazione alla tutela del mare e delle sue risorse attraverso il progetto didattico Sea Beyond, dall’orizzonte internazionale. Nel 2021 quest’ultimo si è legato ufficialmente al Decennio delle Nazioni Unite delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile che proseguirà fino al 2030.
Il 4 maggio 2022 è stato il momento di presentare il nuovo capitolo, l’Asilo della Laguna, un programma educativo che coinvolgerà i bambini di una città tanto preziosa quanto fragile, Venezia. Il team è già al lavoro per predisporre il piano delle lezioni che prenderanno il via nel mese di settembre.
L’outdoor education, oltretutto, è un approccio pedagogico che riscuote sempre più il favore degli studiosi, perché permette ai bambini di soddisfare il proprio bisogno di muoversi e scoprire, sviluppando competenze sociali, cognitive ed emotive. Le scuole materne veneziane potranno candidarsi gratuitamente: quelle selezionate potranno proporre ai loro alunni varie attività tematiche all’aria aperta, per poi verificarne i risultati con modalità creative come il disegno. Gli insegnanti seguiranno corsi di formazione ad hoc e saranno affiancati da facilitatori.
“La comunità internazionale deve fare dell’educazione uno dei pilastri della tutela dell’Oceano”, ha dichiarato in conferenza stampa Ana Luiza M. Thompson-Flores, direttrice dell’ufficio regionale Unesco in Europa, citando la direttrice generale Audrey Azoulay. “L’educazione all’oceano contribuisce a una cittadinanza più attiva. Serve ad aiutare i giovani di oggi a diventare decision maker responsabili di domani”.
Sea Beyond non è “un progetto spot, ma un’iniziativa che intendiamo continuare nel tempo”, assicura Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. “Per noi è un impegno di lungo periodo all’educazione alla preservazione del mare che rivolgiamo alle future generazioni”.
In un’ottica autenticamente circolare, la casa di moda italiana ha potuto finanziare Sea Beyond attraverso le vendite della collezione Re-Nylon, realizzata cioè con il nylon rigenerato a partire dalle reti da pesca raccolte in mare, dai vecchi tappeti o dagli scarti industriali. “È stata una sfida molto impegnativa, ma a fine 2021 abbiamo raggiunto la totale conversione da nylon vergine a nylon rigenerato, nonostante la pandemia”. A dimostrazione del fatto che, con il giusto mix di consapevolezza e innovazione tecnologica, anche l’alta moda può andare a braccetto con la tutela del pianeta, mantenendo inalterato il proprio fascino senza tempo.
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