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Auto, le concessionarie sono sempre più elettriche ma è l’ibrido che traina le vendite
Due concessionarie su tre offrono auto con motori green e nove su dieci si sono dotate di colonnine di ricarica. I test drive fondamentali per l’acquisto.
Le concessionarie italiane si fanno sempre più “elettriche”. Due su tre offrono alla clientela la possibilità di acquistare questo tipo di auto, nove su dieci si sono dotate di una colonnina per la ricarica e la maggioranza scommette su una crescita delle vendite nel prossimo anno, in particolare per quanto riguarda l’ibrido. I dati emergono dalla ricerca “Concessionari e nuova mobilità”, promossa dalla rivista Fleet magazine e basata su un campione di oltre 40 dealer di grandi (oltre 10mila veicoli venduti), medie (tra i 5mila e i 10mila) e piccole dimensioni (sotto i 5mila), con una flotta complessiva di 450mila veicoli e 312 sedi rappresentate.
Elettriche sì, ma per ora le ibride la fanno da padrone
La pandemia, di fatto, non sta rallentando i dati di vendita e post-vendita di queste vetture, che anzi stanno beneficiando degli incentivi; ma emerge una notevole differenza tra le vetture ibride e le elettriche pure. Per quasi la metà degli intervistati l’ibrido rappresenta il 5 per cento del totale vendite, e nel prossimo anno si attende una crescita fino al 30 per cento; e non mancano i dealer che, soprattutto grazie alla tecnologia plug-in, prevedono un incremento addirittura del 50 per cento. I numeri diventano decisamente meno significativi se si considerano le auto elettriche: il 32 per cento non ha ancora un’offerta negli showroom, per oltre un terzo l’elettrico pesa per meno del 5 per cento sul volume complessivo degli affari e il tasso di crescita del venduto nel 2021 è considerato marginale.
Il test drive precede l’acquisto di auto elettrificate
Tutti i concessionari intervistati si servono dei test drive di prova per illustrare ai clienti le caratteristiche delle auto elettrificate; oltre a questi, quasi la metà del campione propone soluzioni innovative, come corsi di formazione per i driver, guide cartacee o video tutorial. Dal momento che occorre una preparazione per offrire le auto elettriche e ibride, la formazione non è solo rivolta ai clienti ma anche ai venditori: i corsi di formazione – che non vengono proposti solo dal 6 per cento – vengono alle volte promossi dagli stessi dealer, e più frequentemente organizzati dalle case costruttrici. Lo stesso discorso vale per la formazione post-vendita, ovvero per l’aggiornamento dei tecnici di officina, che avviene nella maggior parte dei casi due volte l’anno. Oltre due concessionari su tre si sono inoltre dotati di un team di esperti dedicato a queste vetture.
Le infrastrutture di ricarica sono sempre più presenti
L’installazione delle infrastrutture di ricarica è oggi una delle sfide strategiche più importanti: non a caso ben il 91 per cento dichiara di aver installato colonnine di ricarica presso il proprio store, soprattutto nel nord Italia; ciò è merito, in particolare, degli accordi tra le case madri e le utility dell’energia. Al contrario, la stragrande maggioranza dei dealer non si occupa dell’installazione delle wall-box presso il cliente, e un buon 40 per cento lascia l’incombenza al provider di energia. In futuro questo aspetto potrebbe diventare centrale per aumentare la fidelizzazione, a proposito della quale spiccano i dati relativi alle tempistiche di manutenzione ordinaria sulle auto ibride: tutti gli interventi vengono gestiti nell’arco di una settimana e il 60 per cento viene smarcato in tre giorni, quindi con tempi simili alla manutenzione delle vetture tradizionali. Ciò testimonia la consapevolezza dei concessionari che, sulla rapidità degli interventi, si gioca una buona fetta del rapporto di fiducia con la clientela.
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