![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Con gli incentivi – validi fino a fine anno – sono stanziati 260 milioni per le vetture nuove, 40 per quelle usate e 50 per i veicoli commerciali leggeri.
C’è anche il rifinanziamento degli incentivi statali per il mondo dell’auto, tra le misure contenute nel decreto Sostegni bis approvato giovedì dal Senato. Sono 350 i milioni stanziati per favorire l’ammodernamento del parco circolante in un’ottica più sostenibile; una misura auspicata nei giorni scorsi da tutto il comparto dell’automotive, alle prese con una crisi che continua a non allentare la presa, complice anche l’emergenza pandemica. I finanziamenti del precedente fondo per le auto a benzina e gasolio meno inquinanti si erano esauriti lo scorso 8 aprile.
Dei 350 milioni complessivi, 260 sono destinati alle auto di nuova immatricolazione, 40 a quelle usate e 50 ai veicoli commerciali leggeri. Partendo dalle risorse più consistenti, 200 milioni andranno a rifinanziare il fondo per i mezzi ibridi e per quelli alimentati a benzina e gasolio con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 135 g/km, e un prezzo di listino che non superi i 40mila euro considerando anche accessori, con l’esclusione invece di Iva, Ipt e messa su strada: il tutto a patto di rottamare un veicolo usato che abbia oltre dieci anni di vita. Altri 60 milioni di incentivi sono invece destinati a rimpinguare il fondo – che, a differenza del primo, ha ancora in cassa circa 20 milioni – destinato alle auto con emissioni fino a 60 g/km: parliamo quindi di elettriche e ibride plug-in, con un prezzo di listino non superiore ai 50mila euro.
Per quanto riguarda i veicoli usati, i 40 milioni sono destinati solo alle persone fisiche per l’acquisto di auto Euro 6, a benzina o diesel con quotazione media di mercato non superiore a 25mila euro. Ciò solo se si rottama contestualmente un mezzo immatricolato prima del gennaio 2011, intestato all’acquirente o a un suo famigliare convivente risultante da stato di famiglia da almeno 12 mesi. Lo sconto varia a seconda dell’impatto ambientale dell’auto: si va da 2.000 euro per la fascia 0-60 g/km a 1.000 euro per le 61-90 g/km, fino a 750 euro per le 91-160. L’usato da acquistare, inoltre, non deve aver già beneficiato degli incentivi.
Nelle prossime ore il decreto Sostegni bis verrà convertito in legge, ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. I fondi valgono fino al 31 dicembre di quest’anno ma con ogni probabilità, come avvenuto in passato, verranno esauriti prima: forse già alla fine di ottobre. Il precedente finanziamento di 250 milioni, contenuto nella Legge finanziaria 2021, andò esaurito ad aprile scorso in 69 giorni lavorativi, al ritmo di 3,623 milioni di euro al giorno. Sempre a proposito del mondo dell’auto, è arrivato l’ok anche a un emendamento che prevede l’istituzione del Centro italiano di ricerca per l’automotive, che avrà sede a Torino e per il quale è stata autorizzata una spesa di 20 milioni di euro all’anno a partire dal 2021.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
L’Italia dell’auto vista dalla Cina? “Un meraviglioso Paese”. Il colosso cinese Chery approda in Italia. E mentre l’Europa riscopre il protezionismo, marchi (per ora) sconosciuti tessono alleanze strategiche.
La prima Alfa Romeo elettrica della storia punta tutto sul piacere di guida. Non è ancora l’addio ai fossili, ma per il marchio è una svolta epocale.
La Mini più grande della storia per la prima volta anche elettrica. La Countryman punta così a conquistarsi un ruolo di auto per la famiglia. Vediamo con che esito.
Dopo il trasloco del 2024 da Roma a Misano, il prossimo anno la Formula E non farà alcuna tappa nel nostro paese. È un addio o un arrivederci?
Le ibride nel mese guadagnano 5,4 punti e superano il 40% di share. Piacciono soprattutto suv e crossover, con Nissan Quashqai sul secondo gradino del podio; cosa offre il nuovo modello.
Chiamatele giardinette, familiari o shooting brake. Alternative a suv e crossover, cresce l’offerta di station wagon elettriche che uniscono praticità, stile ed efficienza. Come la Bmw i5 Touring
La mobilità elettrica sempre più una scelta strategica anche per le piccole imprese. Oltre ai vantaggi ambientali e i minori costi operativi, crescono i servizi offerti dai costruttori. Ultimo esempio quello di Ford.
I fondi per le auto elettriche sono terminati in meno di un giorno. Cresce l’interesse degli italiani ma in molti sono rimasti tagliati fuori dalla misura.