Nel nuovo dl Rilancio, una maxi manovra da 55 miliardi di euro, pubblicato in Gazzetta Ufficiale martedì 19 maggio, il governo ha messo nero su bianco i prossimi interventi a sostegno delle famiglie e delle imprese, per contrastare gli effetti negativi dell’epidemia di coronavirus, e contribuire così alla ripresa economica e sociale del paese, oltre al rafforzamento del sistema sanitario nazionale. In previsione della nuova mobilità che si andrà delineando nei prossimi mesi, e nell’ottica di ridimensionare il traffico cittadino, nel decreto sono stati inseriti diversi interventi economici per sostenere un nuovo modo di spostarsi, preferibilmente a bordo di mezzi green: via libera dunque al bonus spesa per bici elettriche, monopattini e affini. Sul territorio, l’obiettivo è promuovere l’utilizzo dei servizi di sharing (che hanno già registrato una prima impennata post lockdown), al quale si aggiunge l’impegno da parte delle amministrazioni comunali per favorire la convivenza tra i diversi veicoli, nonostante i primi timidi tentativi in questo senso non siano stati dei migliori, cogliendo l’occasione per agire in modo concreto su una mobilità urbana sempre più sostenibile.
Nelle prossime settimane a Milano saranno in strada 3.500 nuovi monopattini elettrici in sharing. L'Amministrazione ha infatti selezionato e autorizzato cinque nuove società ad operare in città per la condivisione di mezzi di micromobilità elettrica.https://t.co/XdCpeUBKv1pic.twitter.com/aJ9hIhMDbB
Per disporre del bonus mobilità 2020 inserito nel dl Rilancio, che comprende inoltre l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (auto escluse), sono previste due fasi distinte, fermo restando il valore dell’incentivo, pari al 60 per cento della spesa e fino a un massimo di 500 euro. Spartiacque tra la fase 1 e la fase 2 sarà l’attivazione della piattaforma web per richiedere il rimborso della spesa o il voucher per l’acquisto, alla quale si potrà accedere anche dal sito istituzionale del Ministero dell’ambiente, e in possesso delle credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale).
Ma quali e quanti cittadini potranno beneficiare del bonus per comprarsi un mezzo 100% green, nuovo o usato? Requisito base è essere “residenti maggiorenni nei capoluoghi di regione, nelle città metropolitane, nei capoluoghi di provincia ovvero nei comuni (solo in questo caso con popolazione superiore a 50 mila abitanti)”. Per quanto riguarda la sharing mobility” i rivenditori potranno avere la sede anche in un comune diverso da quello di residenza del cliente, ma non all’estero. Nella fase 1, cominciata ufficialmente il 4 maggio, chi compra una bicicletta, anche a pedalata assistita, una handbike, un monopattino elettrico o uno degli altri veicoli inseriti nel decreto, verrà rimborsato dietro presentazione della fattura (non farà fede il solo scontrino fiscale) sulla stessa piattaforma dove, a partire dalla fase 2, si potrà scaricare il voucher, fruibile direttamente nei negozi autorizzati, entro 30 giorni dall’emissione. Il governo ha specificato che il tutto avverrà nei limiti delle risorse messe a disposizione per la manovra: 120 mila euro. Pochi, considerando che negli ultimi mesi il settore delle due ruote ha subito un’impennata nelle vendite, e se pensiamo a quanti già si sono messi in fila fuori dai negozi per approfittare dell’incentivo e a tutti quelli che lo faranno nella fase 2.
Il buono mobilità 2020 consente l’acquisto di un solo mezzo (anche online, e sui siti di aziende straniere) e non contempla alcuna rottamazione; nel 2021 i buoni, 1.500 euro per ogni auto e 500 euro per ogni motociclo, verranno invece erogati anche a fronte della rottamazione di veicoli vecchi (fino alla classe Euro 3 per le auto o fino alle classi Euro 2 ed Euro 3 per i motocicli a due tempi) e potranno essere spesi “entro i successivi tre anni, per l’acquisto, anche a favore di persone conviventi, di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale”, oltre dei mezzi già citati. Per chi ha rimandato la scelta di una bici o di un monopattino come mezzo alternativo per spostarvi in città, questo è il momento, ora che da nord a sud i comuni si stanno muovendo per promuovere una mobilità più dolce e sostenibile.
Auto, proposti bonus di 4 mila euro per l’acquisto di un’Euro 6
Sul fronte delle auto, elettriche e ibride plug-in, il decreto Rilancio prevede l’aumento del fondo per l’ecobonus già inserito nell’ultima legge di bilancio, che sale così a 300 milioni di euro totali per gli anni 2020 e 2021. A questo si aggiunge l’estensione, alle colonnine di ricarica dell’ecobonus del 110 per cento riservato alle ristrutturazioni edilizie. Misure, quelle dedicate all’auto, sicuramente ridotte rispetto ad altri settori della mobilità. L’industria automotive ha subito espresso il suo disappunto per la scarsa attenzione dimostrata nei confronti di un settore tra i più colpiti dall’emergenza sanitaria, che sta cercando di riprendersi da un calo disastroso delle immatricolazioni negli ultimi due mesi e che all’orizzonte intravede tempi bui per tutti gli attori coinvolti, dai costruttori alla rete. I fondi per gli incentivi saranno aumentati, ma sono rimasti invariati i valori dei bonus e i relativi parametri di riferimento per le emissioni, così come le categorie dei veicoli interessati (da Euro 0 a Euro 4). Fra i vari emendamenti al vaglio la misura che prevede uno sconto complessivo di 4 mila euro sull’acquisto di una nuova vettura, che deve però essere un veicolo Euro 6 con emissioni di CO2 fra 61 e 95 g/km, per chi rottama un veicolo con almeno 10 anni di anzianità. Incentivo che scende a 2 mila euro senza rottamazione. Per il 2021 il bonus complessivo scenderebbe a 2 mila euro tra contributo statale e sconto del concessionario in caso di rottamazione e a mille euro senza rottamazione. Le associazioni di categoria e i costruttori hanno più volte ribadito la necessità di maggiori interventi e sostegno per un mercato dell’auto che nel 2019 ha rappresentato l’11 per cento del pil italiano e il 16 per cento del gettito fiscale. In questo senso potrebbero esserci ulteriori sviluppi, come anticipato dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, che ha invitato il governo a esprimere un ulteriore segnale di sostegno alla filiera dell’auto, partendo dall’incentivare forme di mobilità alternativa alla proprietà, come il noleggio a lungo termine.
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