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Sono pronti a virare su auto ibride ed elettriche quasi nove automobilisti su dieci, anche se il livello di conoscenza di queste tecnologie resta basso.
Le auto ibride ed elettriche convincono ormai la maggior parte degli automobilisti. Quasi nove italiani su dieci si dicono pronti a virare sulle motorizzazioni green, anche se la variabile costo resta importante insieme a una certa diffidenza legata all’autonomia e alle infrastrutture di ricarica (per le elettriche), nonché a una scarsa conoscenza delle moderne tecnologie. I dati emergono dal sondaggio “Vetture ibride ed elettriche, cosa ne pensate?”, condotto nel mese di novembre dall’azienda di consulenza strategica Areté. Grazie anche al sistema di incentivi messo in atto dal governo, nel mese di ottobre la quota di queste vetture sul totale immatricolato ha superato il 25 per cento: un vero e proprio boom dovuto in particolar modo a un’ampia e diversificata proposta di soluzioni ibride.
Dalla fotografia della propensione all’acquisto dei consumatori, emerge come oltre nove su dieci si dicono pronti a comprare vetture ibride e quasi l’87 per cento a scegliere auto elettriche. In entrambi i casi il principale motivo di acquisto dichiarato è la volontà di inquinare meno, seguito da una serie di vantaggi economici: il risparmio sul carburante (per il 33 per cento del campione), l’utilizzo degli incentivi (13 per cento), la possibilità di non pagare il bollo (5 per cento), una minore manutenzione (5 per cento) e il mancato pagamento del parcheggio sulle strisce blu (3 per cento).
Due italiani su tre sono inoltre disposti a pagare fino al 10 per cento in più rispetto ai veicoli tradizionali. Rispetto alle modalità di acquisto di vetture a basso impatto ambientale, si accentua la tendenza a seguire canali meno tradizionali che consentono di superare diverse potenziali criticità – dalla manutenzione alla rivendita dell’usato – connesse alla gestione dei mezzi: oltre la metà degli intervistati si dice pronto a richiedere un finanziamento, il 15 per cento intende servirsi delle crescenti soluzioni offerte dalle società di noleggio e il 6 per cento pensa di attivare un contratto di leasing.
Il fronte degli scettici rispetto a queste tecnologie è in netta diminuzione, sebbene resistano delle diffidenze legate ai prezzi di listino elevati e, con riferimento alle auto elettriche, all’autonomia e all’incertezza sul luogo in cui ricaricarle. C’è poi un tema più ampio, legato a un basso livello di conoscenza dei motori elettrici ed ibridi dal punto di vista pratico e teorico: solo il 32 per cento degli intervistati ha guidato almeno una volta un’auto ibrida, dato che scende al 23 per cento per le elettriche; al contempo, la metà del campione conosce poco o per nulla le caratteristiche dei motori ibridi o la differenza tra un full, mild o plug-in hybrid.
“I dati della nostra survey – spiega Massimo Ghenzer, presidente di Areté – evidenziano un mercato pronto alla svolta ibrido-elettrica, anche se la conoscenza delle varie tipologie di vetture ibride resta bassa”. Per superare alcune resistenze e procedere all’acquisto, il test di prova diventa decisivo: nove potenziali acquirenti su dieci ritengono il test drive di prova determinante per maturare la decisione di acquisto, e per farlo sono pronti a recarsi in concessionaria (88 per cento) o ad attendere presso il proprio domicilio (12 per cento). “Per promuovere in modo efficace la loro diffusione nel nostro parco circolante – conclude Ghenzer – sarà necessario rivedere e ampliare in modo sostanzioso le politiche di incentivo per questi veicoli”.
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