L’Europa vieta l’importazione di alimenti contaminati da neonicotinoidi nocivi per le api
Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.
Carlotta Garancini
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Riducendo i limiti consentiti per i neonicotinoidi sugli alimenti importati, l’Unione europea vuole contribuire alla transizione ecologica a livello mondiale.
Lo denunciano gli attivisti di Feedback Eu che chiedono all’Ue di dimezzare gli sprechi alimentari entro il 2030 per affrontare la crisi climatica e migliorare la sicurezza alimentare.
All’evento mondiale dedicato al cibo è emersa la necessità di generare consapevolezza sulle problematiche legate al cibo, ma anche di intervenire con soluzioni concrete.
L’iniziativa è stata lanciata nel 2021 per promuovere il biologico e il suo ruolo chiave nella transizione verso sistemi alimentari sostenibili.
In uno scenario di emissioni elevate e 2°C di riscaldamento globale, la produzione agricola sarebbe altamente minacciata in 64 paesi contro i 20 attuali.
Al Sana di Bologna si è discusso della necessità di fare più informazione sul biologico per incentivare una produzione sostenibile.
Secondo i risultati di uno studio l’etichetta degli alimenti dovrebbe riportare il contenuto nutrizionale del cibo, ma anche il suo grado di trasformazione.
Alte temperature e piogge al minimo hanno compromesso le fioriture e la produzione di miele che segna -40 per cento, mentre l’uva per il vino si raccoglie anticipatamente.
L’Università Federico II di Napoli lancia un progetto di ricerca globale per adattare la dieta mediterranea ai cibi delle diverse aree del mondo.
La sua elezione a presidente di Slow Food rappresenta il riconoscimento di un lavoro lungo anni, nel solco della sostenibilità e simbolo della volontà di dare forma al futuro dell’agricoltura rigenerativa.