La senape ogm sarebbe la prima coltura a scopo alimentare geneticamente modificata del Paese. Per i fautori aumenterebbe la produzione interna di senape, mentre gli oppositori lanciano l’allarme sui rischi.
Il comitato di valutazione per gli ogm indiano ha dato l’approvazione ambientale per la senape transgenica.
La senape ogm potrebbe diventare la prima coltivazione alimentare geneticamente modificata del paese.
Per i suoi fautori, la senape ogm aumenterebbe la produzione interna e ridurrebbe la dipendenza dalle importazioni di oli vegetali.
Gli oppositori sottolineano i rischi per la sicurezza alimentare, ambientale e umana.
L’India ha concesso il rilascio ambientale per i semi di senape geneticamente modificati aprendo la strada alla commercializzazione della prima coltivazione alimentare ogm del Paese. L’ok è arrivato negli scorsi giorni dal Genetic engineering appraisal committee del Ministero dell’Ambiente indiano con il via libera per le prime sperimentazioni in campo.
La senape ogm per aumentare la produzione interna dell’India
La senape transgenica (DMH-11) è stata sviluppata una quindicina di anni fa da un gruppo di scienziati del Center for genetic manipulation of crop plants dell’Università di Delhi guidato dal genetista Deepak Pental che ha definito l’approvazione una svolta storica e ha spiegato che sono necessari due anni per giungere alla sua commercializzazione. I fautori della senape ogm, che nel 2016 era stata bloccata con la richiesta di ulteriori valutazioni, sostengono che il suo impiego in agricoltura sia utile a rilanciare la produzione domestica di semi oleosi e oli vegetali di cui gli indiani sono grandi consumatori e per ridurre così le importazioni estere e la relativa spesa per miliardi di dollari. L’India produce annualmente circa nove milioni di tonnellate di olio commestibile, ma è anche il Paese che ne importa di più al mondo (14 tonnellate all’anno). Con l’agricoltura del Paese sempre più minacciata dall’urbanizzazione e dai cambiamenti climatici, la senape ogm consentirebbe, secondo le stime dei sostenitori, un aumento delle rese del 25-30 per cento.
Gli oppositori della senape ogm: “Pericolosa per la salute umana e ambientale”
Partiti conservatori e i gruppi ambientalisti si sono opposti all’introduzione di colture modificate in laboratorio, nella convinzione che gli ogm compromettano la sicurezza alimentare e la biodiversità oltre a rappresentare un pericolo per la salute.
La Coalizione per l’India ogm-free, il gruppo di organizzazioni che si era già battuto in passato per vietare le melanzane ogm, ha contestato la decisione del Geac sulla senape definendola “una vergogna” e chiedendo che vengano controllati gli effetti delle prossime coltivazioni ogm su larga scala sulle api impollinatrici.
I politici conservatori indiani hanno sottolineato che l’affermazione secondo cui la senape ogm sarebbe più produttiva non è dimostrata e hanno posto l’accento sul fatto che la pianta prodotta in laboratorio sarebbe resistente al glufosinato-ammonio presente negli erbicidi e che i prodotti ogm non sarebbero attrattivi per il mercato europeo comportando un calo delle esportazioni.
Alcuni ambientalisti si sono appellati alla Corte suprema indiana che per il momento ha chiesto al governo di non rilasciare la senape ogm e di attendere l’udienza.
“Stiamo assistendo una forte pressione per l’introduzione della senape ogm, che sarà la prima coltura alimentare geneticamente modificata introdotta in India – ha dichiarato l’attivista indiana Vandana Shiva, presidente di Navdanya International – Un tentativo è stato fatto nel 2016 ma è fallito a causa dell’intervento della Corte suprema. Ora è in corso un nuovo tentativo. Il 3 ottobre, la Corte suprema ha imposto al governo di mantenere lo status quo fino al completamento dell’udienza”.
“La decisione sulla senape ogm non è solo una scelta tecnologica. Riguarda la libertà dei semi e la libertà alimentare – ha continuato a spiegare l’ambientalista denunciando gli interessi delle multinazionali della chimica dietro questo via libera -Poiché la tecnologia ogm serve, in primo luogo, ad appropriarsi delle sementi attraverso i brevetti e poiché tali brevetti non possono essere concessi senza smantellare l’interesse pubblico e l’interesse nazionale, la senape ogm è, di fatto, una ricetta per la colonizzazione dell’India da parte del “cartello dei veleni” Bayer-Monsanto”. Secondo Vandava Shiva, dunque, se la senape ogm venisse approvata, l’India – “Paese libero, democratico e sovrano” – diventerebbe invece una sorta di colonia delle multinazionali.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
Secondo un report pubblicato in vista della Cop30, le 45 maggiori aziende di carne e latticini al mondo inquinano di più del secondo Paese produttore di petrolio.
Il mondo del vino si trova oggi a un bivio: continuare su una strada tradizionale o innovare, abbracciando i principi della sostenibilità e della responsabilità sociale. La scelta di Mack & Schühle Italia.