L’estate avvelenata di Seveso: storia del peggiore disastro ambientale italiano
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Laura Fazzini
Contributor
Veneziana di nascita, torinese per l’università di cinema, milanese per lavoro e amore, adoro raccontare le storie sia con brevi video reportage sia con articoli scritti. Freelance convinta passo le giornate a rincorrere le vite degli altri, che a Milano sono moltissime e mondiali.
Citazione preferita: La vie, c’était l’écrain (François Truffaut)
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Sotto il polo industriale della Solvay, in Piemonte, la falda è la più contaminata d’Europa dai Pfas. Ma il piano di bonifica è bloccato.
La Francia ha approvato la legge che limita l’utilizzo di Pfas, dannosi per la nostra salute, in molti settori.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Lo studio P(f)asta di Greenpeace evidenzia come i Pfas passino dall’acqua contaminata al cibo attraverso la cottura. La bollitura non distrugge questi composti pericolosi, prossimi al divieto mondiale.
Cosa sono i Pfas e come il Po è diventato il fiume più contaminato d’Europa. I rischi per l’ambiente e la salute, e le possibili soluzioni.
È iniziato il più grande processo italiano per crimini ambientali. Per decenni 350mila persone hanno bevuto acqua di rubinetto contaminata da Pfas, ora i responsabili sono chiamati a rispondere.
Non sono bastati disastri ambientali ed emergenze sanitarie: l’Italia non ha ancora posto limiti alle sostanze pericolose Pfas. E la crisi politica allontana la soluzione al problema.
A giugno parte della rete idrica dell’alessandrino è stata chiusa perché inquinata da sostanze dannose per la salute e per l’ambiente. Le stesse usate dall’azienda chimica Solvay.
Dopo lo stop per coronavirus si torna in aula per continuare la fase preliminare del processo sul più grande inquinamento idrico d’Europa, l’avvelenamento da Pfas di un terzo del Veneto.