Björk, Patti Smith, Lykke Li in concerto per la Terra di Islanda

Björk ha un legame molto profondo con la sua Terra, l’Islanda, ma ha da sempre avuto anche un particolare interesse per le questioni ambientali in genere. A partire dal suo nome, che significa linfa di Betulla (le cui caratteristiche quasi magiche venivano elencate per la prima volta già nel 1695 nell’Historia Vegetabilium Sacra), Bjork scrive, racconta

Björk ha un legame molto profondo con la sua Terra, l’Islanda, ma ha da sempre avuto anche un particolare interesse per le questioni ambientali in genere. A partire dal suo nome, che significa linfa di Betulla (le cui caratteristiche quasi magiche venivano elencate per la prima volta già nel 1695 nell’Historia Vegetabilium Sacra), Bjork scrive, racconta e canta della Natura e della connessione imprescindibile e inequivocabile che tutti noi abbiamo con essa. Più di una volta si è schierata ed esposta in prima persona per sensibilizzare ad un più spiccato senso di preservazione del “proprio” ambiente: nel 2008 ha fondato l’organizzazione Nattùra per la promozione di industrie basate sull’energia naturale e, in concomitanza con l’inizio della crisi finanziaria islandese, ha istituito un fondo – il Bjork Fund – che si prefiggeva di aiutare la Audur Capital nel sovvenzionamento a imprese islandesi (in preferenza “rosa”) attive “nei valori del territorio e dell’ambiente”. Nel maggio 2010, Björk ha anche scritto una lettera aperta diretta al governo islandese e pubblicata sul giornale The Reykjavìk Grapevine, dove esprimeva tutta la sua contrarietà nei riguardi della privatizzazione del settore geotermico in Islanda data dalla vendita dell’islandese HS Orka alla compagnia canadese Magma Energy. Dalla vicenda ne era anche nato un concerto di “protesta” al fianco dei connazionali e amici Sigur Ros.

 

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Il prossimo 18 marzo, ancora una volta, il folletto dei ghiacci darà il suo fondamentale contributo nella raccolta di fondi destinati all’Iceland Nature Conservation Association e a Landvernd, associazione non governativa islandese per l’ambientale. Björk, infatti, prenderà parte ad un grande concerto che si svolgerà all’Harpa Eldborg Hall di Reykjavìk, che vedrà sul palco anche altri grandi artisti come Patti Smith, Lykke Li, Of Monsters & Men nonché numerosi giovani esponenti della nuova scena islandese come i Retro Stefson, Mammút, Samaris e il duo electro-pop Highlands. Il concerto, però, è solo la ciliegina sulla torta di un evento che prende il nome di Stopp! – Let’s Protect the Park: a darne il via sarà la première mondiale di Noah, il nuovo film diretto da Darren Aronofsky (lo stesso di Black Swan). Le scene in esterna del film sono state interamente girate in Islanda nell’estate del 2012 con un occhio di grande riguardo all’ambiente da parte della produzione, che si è impegnata a non lasciare alcun danno e a prendersi cura delle location utilizzate (per esempio, sul set era bandito l’uso di bottiglie di plastica).

 

 

Noah è l’adattamento dell’epopea biblica dell’Arca di Noè. Il cast di grande pregio è composto da Russell Crowe (Noè), Jennifer Connelly (la moglie Naameh), Emma Watson (la figlia Ila) ed Anthony Hopkins (Matusalemme). Scritto da Aronofsky insieme ad Ari Handel e John Logan (Il Gladiatore) uscirà nelle sale americane il 28 marzo 2014 e il 10 aprile in quelle italiane.

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