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Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Nel 2013 la Toyota Prius è risultata l’auto più venduta in California. Per il secondo anno consecutivo. È uno degli stati americani più sensibili al rispetto dell’ambiente, anche in virtù di normative ambientali molto più stringenti. Le vendite dell’ibrida giapponese hanno raggiunto le 69.728 unità, facendo nettamente meglio di Honda Civic, Tesla Model S, Mercedes
Nel 2013 la Toyota Prius è risultata l’auto più venduta in California. Per il secondo anno consecutivo. È uno degli stati americani più sensibili al rispetto dell’ambiente, anche in virtù di normative ambientali molto più stringenti.
Le vendite dell’ibrida giapponese hanno raggiunto le 69.728 unità, facendo nettamente meglio di Honda Civic, Tesla Model S, Mercedes Classe E e Bmw Serie 5 berlina. Un risultato anomalo anche rispetto a quello di tutta l’America, in quanto in tutti gli Stati Uniti è – come sempre da trent’anni – il pickup Ford Serie F il veicolo più venduto. Invece, in California è solo sesto. A livello nazionale la Prius è la 16esima auto più venduta.
“Lo stato della California è sempre stato differente – ha spiegato al Los Angeles Times Jake Fisher di Consumer Reports – i gusti dei californiani sono all’incrocio con quelli europei, e storicamente sono sempre stati aperti ai modelli d’importazione”. Difatti, le marche giapponesi piazzano 8 modelli tra i 10 più venduti in California.
Ma c’è anche una questione di immagine e di praticità. “La Prius è un’auto ‘manifesto’ in California – ha spiegato Karl Brauer, analista della Kelley Blue Book – che parla di ’verde’ per la sua impressionante economia nei consumi, e parla di ‘logica’ perché è un’auto pratica ed efficiente”. Da notare che non è l’auto più economica in classifica, anzi, è la più cara delle prime cinque. Ma Brauer lo spiega così: “I californiani mostrano di scegliere apposta l’auto più costosa, la più ‘politica’ e quella con l’immagine più identificabile, perché costituisce una vera e propria dichiarazione d’intenti”.
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