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Carne biodinamica: l’azienda biodinamica si prefigge l’ideale di divenire un’unità biologica autosufficiente, dove terra, vegetazione, animali e uomini sono in perfetto equilibrio e contribuiscono l’uno al sostentamento dell’altro. Al pari dell’azienda biologica, esclude l’uso di concimi e pesticidi chimici, e si mantiene in relazione con l’ambiente circostante, rispettando gli spazi abitati dagli animali selvatici, che
Carne biodinamica: l’azienda biodinamica si prefigge l’ideale di divenire
un’unità biologica autosufficiente, dove terra, vegetazione,
animali e uomini sono in perfetto equilibrio e contribuiscono l’uno
al sostentamento dell’altro. Al pari dell’azienda biologica,
esclude l’uso di concimi e pesticidi chimici, e si mantiene in
relazione con l’ambiente circostante, rispettando gli spazi abitati
dagli animali selvatici, che possono fungere da predatori dei
parassiti delle colture.
Nell’azienda biodinamica i bovini mangiano mais, cereali, piselli e
altri foraggi prodotti direttamente in azienda. Nessuna farina,
tantomeno di tipo animale, nessun antibiotico per ingrassarle. Se
una mucca si ammala è curata solo con metodi naturali.
Più in dettaglio sono utilizzati anche gli stessi principi
validi per l’allevamento biologico (Decreto Ministeriale del 4
agosto 2000, modalità di attuazione del Regolamento
Comunitaro 1804/99).
Quello delle aziende biodinamiche è un mercato ancora
più di nicchia rispetto al biologico: 300 aziende
biodinamiche e solo 800 punti vendita. I foraggi che mangiano gli
animali sono coltivati per il 90 per cento e secondo il metodo
biodinamico, direttamente in azienda. Mentre per gli allevamenti
biologici il regolamento prevede che solo il 35 per cento dei
foraggi deve provenire dall’azienda. In pratica l’allevamento
biodinamico è legato alla terra. La filosofia dell’azienda
biodinamica è autosufficienza, dove si trovano in equilibrio
terra, vegetazione, animali, uomini. La parola d’ordine? Produrre
ciò che serve, all’interno dell’azienda stessa.
Carne e prodotti biodinamici sono garantiti dal marchio Demeter che
certifica l’applicazione del metodo Biodinamico, però
è indispensabile che sul prodotto in commercio compaia anche
il marchio di uno dei nove organismi certificatori riconosciuti a
livello europeo (Aiab, Ecocert Italia, Imc, Bios, QC&I, CCPB,
Suolo e Salute, Codex, Bioagricoop, e per la provincia di Bolzano
Biozert).
Massimo Ilari
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