“Sto soffocando”. La storia di Cédric Chouviat, il George Floyd francese

Cédric Chouviat è morto durante un controllo stradale a Parigi, nello scorso gennaio. La vicenda è emersa solo ora sulla stampa francese.

Quattro poliziotti francesi sono stati posti sotto sorveglianza dopo la morte di un rider a Parigi. I fatti risalgono allo scorso 5 gennaio e ricordano in modo drammatico la vicenda del cittadino americano Gorge Floyd, ucciso durante un controllo delle forze dell’ordine negli Stati Uniti.

Cédric Chouviat ha implorato sette volte i poliziotti

Anche in questo caso a riecheggiare nelle menti e a riempire le prime pagine dei giornali sono le parole pronunciate dall’uomo – Cédric Chouviat, 43 anni, padre di famiglia – durante il controllo. Mentre era schiacciato dal peso degli agenti sul proprio corpo: “Sto soffocando”.

Le proteste per George Floyd, un uomo di 46 anni di origini afroamericane ucciso dalla polizia a Minneapolis il 25 maggio 2020 © Stephen Maturen/Getty Images

La vicenda è stata raccontata solo ora dai giornali francesi, perché solo ora è stato possibile accedere alla registrazione della voce del rider. Che per sette volte ha supplicato gli agenti. Questi ultimi hanno risposto dichiarandosi innocenti e spiegando di non aver sentito le parole dell’uomo: “Stava resistendo e ne è scaturita una lotta durante la quale ha parlato, a fianco ad una strada con forte circolazione e dunque rumore di fondo”, ha affermato l’avvocato di due dei poliziotti.

Per ricostruire l’accaduto, un esperto dell’Istituto di ricerca criminale della gendarmeria francese ha analizzato tredici video. Nove filmati dallo stesso rider, altre tre registrati da uno degli agenti e l’ultimo da un automobilista che passava lì per caso. I poliziotti indicano che le parole di supplica di Chouviat si sentirebbero chiaramente in alcune delle registrazioni poiché l’uomo avrebbe indossato un auricolare. Circostanza che però non è stata confermata.

Secondo una perizia della gendarmeria i dialoghi sono “quasi tutti comprensibili”

Tanto più che la perizia della gendarmeria indica che “la quasi totalità” degli scambi tra il rider e gli agenti “è comprensibile” nei tre video filmati proprio dalla polizia. Per questo il ministro dell’interno Christophe Castaner si è detto “scioccato” e ha parlato di “elemento che pongono gravi interrogativi” sul comportamento delle forze dell’ordine.

Sul caso – originato da un banale controllo stradale nei pressi della Tour Eiffel – è stata aperta un’inchiesta. I quattro poliziotti sono stati convocati per essere ascoltati dal giudice istruttore all’inizio di luglio. Nel frattempo, la famiglia ha sporto denuncia con l’accusa di “violenze volontarie da parte di funzionari pubblici”, chiedendo la sospensione degli agenti.

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