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Diversi virus sono stati scoperti durante un controllo di routine. Infettati computer, hd esterni e penne usb. Nessun malfunzionamento all’impianto.
Scoperti diversi virus informatici che hanno infettato alcuni dispositivi elettronici all’interno della centrale nucleare di Gundremmingen a circa 120 chilometri da Monaco.
I virus, secondo quanto fa sapere la Rwe utility tedesca che ha in gestione l’impianto, hanno infettato un computer collegato nel 2008 che contiene un software per il controllo dei dati sulla movimentazione delle barre, oltre a 18 penne usb e diverse unità esterne.
Tra questi sono stati rinvenuti il W32.Ramnit, malware che da quanto riferisce Symantec è progettato per rubare i file dai computer infetti e può essere gestito da remoto una volta che il computer è connesso a internet. L’altro, il Conficker, ha già infettato milioni di computer con sistema operativo Windows in tutto il mondo e pare sia in grado di diffondersi attraverso le reti e copiarsi su dispositivi mobili.
“Sì, probabilmente staranno suonando dei campanelli d’allarme nella testa di tutti coloro che hanno appena letto questa notizia. Il fatto è che non è sorprendente. Ciò che è sorprendente, piuttosto, è che non sentiamo una notizia così preoccupante più frequentemente”, ha commentato Eugene Kaspersky, fondatore e amministartore delegato di Kaspersky Lab, uno dei laboratori antivirus più importanti al mondo, iterpellato da Softpedia. “Da quello che sappiamo, non è stato un attacco mirato sul sistema centrale, ma era solo una infezione ‘regolare’, contratta probabilmente da qualcuno che ha collegato un dispositivo al sistema”.
Non si tratta quindi di un cyber attacco, ma resta il fatto che infrastrutture così sensibili risultano essere facilmente infettabili. Ogni giorno, come spiega Kaspersky, nascono “310 mila nuovi malware al giorno” e che questi “potrebbero danneggiare i sistemi per cui non sono stati progettati”.
Come riporta Reuters, nel 2013 negli Stati Uniti un dipendente ha involontariamente infettato il sistema di gestione di una turbina per la produzione di energia, rendendola inservibile per più di tre settimane.
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