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I colori delle stagioni esercitano intensità energetiche differenti, sopratutto sull’umore quotidiano. Colori caldi e freddi a confronto.
Il variare dei colori delle stagioni modifica il nostro umore, come il paesaggio intorno a noi. Ognuno di noi ha potuto, più o meno, verificare i diversi effetti che l’energia del colore esercita sull’umore quotidiano; la natura stessa, nel corso delle varie stagioni, può essere letta nei colori che esprime, legati alla presenza dell’energia nei suoi livelli più o meno profondi.
L’estate, caratterizzata da un’esuberanza di colori caldi e vivaci, segnala il risalire dell’energia in superficie: è il momento in cui l’effetto dei raggi solari induce, nell’organismo umano, la melanina ad affiorare per proteggere gli strati più delicati dell’epidermide, e il sudore che, con il dilatarsi dei pori per effetto del calore, compare sulla pelle per idratarla e regolare la temperatura corporea, convogliando anche una buona dose di tossine e di acido urico. Dopo una gran sudata, si è spesso spossati e stanchi, proprio perché l’energia si è mossa ‘verso l’esterno’.
Con l’avvicinarsi della stagione fredda, i colori cambiano e la natura manifesta il movimento dell’energia nella fase del ‘rientro’: il paesaggio si tinge di tinte sempre più spente, pacate, che volgono mano mano verso il non-colore, fino al grigio e al bianco dell’inverno. L’energia non è più manifesta in superficie ma’concentrata’ all’interno.
A questi due grandi “movimenti” energetici anche i colori sono soggetti, in quanto costituiscono uno degli aspetti dell’energia. La distinzione fra colori caldi e colori freddi è strettamente legata al “movimento energetico” che essi inducono in ogni manifestazione del vivente; movimenti che hanno una precisa influenza non solo fisiologica sugli organismi ma anche sociale o comportamentale:
Nel mondo vegetale, irradiando una coltura con sola luce azzurra (privandola quindi dell’arancione) si ottiene un prodotto energeticamente “introverso”, ossia carico di energia che, però, resta ‘trattenuta’ e non si esprime nel mondo esterno. Al contrario, le piantine irradiate con sola luce arancione sembrano andare naturalmente “verso il mondo”, liberando in esso la loro energia.
I campioni irradiati con luce azzurra presentano dunque un alto contenuto energetico e appaiono fragili, incolori, raggrinziti (basta pensare ai colori dei vegetali che crescono in inverno). Per contro, quelli irradiati con luce arancione presentano un basso contenuto energetico (si penso alla frutta estiva) e si presentano forti, robusti e belli.
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