
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
Il musicista e ingegnere francese Laurent Bernadac ha realizzato il primo violino elettrico al mondo grazie alla stampa 3D.
Laurent Bernadac è un ingegnere meccanico e un musicista professionista. Laureato al Conservatorio di Tolosa, ha deciso di unire le sue due passioni, l’ingegneria e la musica, per realizzare il primo violino elettrico al mondo stampato in 3D.
Ispirato fin dal nome ai prestigiosi Stradivari costruiti tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700, il 3Dvarius è un violino ibrido: unisce un corpo stereolitografico stampato in plastica a corde tradizionali e piroli adattati da una chitarra. Sembra un oggetto alieno arrivato dal futuro, ma è già presente. Bernadac lo definisce “un nuovo tipo di strumento musicale” per via del suo peso algoritmicamente ottimizzato e del suono digitale.
L’inventore ha impiegato tre anni di sperimentazione per arrivare a uno strumento che non fosse semplicemente suonabile, ma godibile. Leggero (450 grammi) e resistente anche nella delicata fase di accordatura, questo violino permette movimenti molto fluidi tanto che “quando sei sul palco ti dimentichi di avere in mano un violino”, sostiene Bernadac.
Alla ricerca di una fusione ottimale tra musicista e strumento, l’ingegnoso francese ha tentato prima con un prototipo in alluminio, troppo complicato da lavorare, poi con uno in plexiglas, abbandonato perché le parti incollate indebolivano il suono. Ha quindi optato per il materiale in resina traslucente e la stampa 3D, visti i buoni risultati ottenuti con alcuni modelli acustici.
Realizzato al momento in un pezzo unico, chiamato Pauline, per il quale ci sono voluti una settimana di tempo e circa 10mila euro, il 3Dvarius promette di combinare la precisione del rendering al computer con le abilità dei maestri liutai.
Il suo suono è il più vicino a quello di un violino tradizionale mai ottenuto finora: anche il violinista più legato al legno, materiale prediletto per le sue proprietà acustiche, potrebbe lasciarsi tentare. Anche perché il design del 3Dvarius, una volta perfezionato, sarà disponibile come modello digitale per chiunque vorrà scaricarlo e stamparne una copia per sé.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
Manuel Agnelli è il protagonista della nuova puntata di Venticinque, il podcast di LifeGate e Rockit che racconta 25 anni di musica italiana.
Il 19 aprile esce il podcast Esseri finiti, prodotto da LifeGate e Virgin Music. Un viaggio con Giovanni Truppi alla scoperta dei temi del suo nuovo album.
Il compositore giapponese Ryuichi Sakamoto si è spento a 71 anni dopo una lunga malattia. La musica, il cinema, l’arte e l’attivismo perdono un visionario.
Bis!, il podcast che racconta il ritorno di Colapesce e Dimartino al Festival di Sanremo, è online su tutte le piattaforme.
Tra il 2018 e il 2021, la musica italiana all’estero ha registrato una crescita del +7,6 per cento sui ricavi del diritto d’autore. Grazie a Måneskin, ma non solo.
Max Casacci ci racconta il suo ultimo album Urban groovescapes, interamente prodotto con i suoni della città e senza l’uso di strumenti musicali.
Un altro anno se ne va e, come da tradizione, ecco la playlist delle migliori canzoni del 2022 secondo LifeGate Radio.
Ben Frost e Francesco Fabris raccontano il suono del vulcano Fagradalsfjall, registrato durante l’eruzione e diffuso con il progetto Vakning (Risveglio).