Concluse le consultazioni al Quirinale, Meloni accetta l’incarico – liveblog

Chiuse le consultazioni al Quirinale per il nuovo governo: il presidente Mattarella ha assegnato l’incarico a Giorgia Meloni. Tutti gli aggiornamenti.

Ore 17.48: Giorgia Meloni ha accettato l’incarico di formare il governo. Domattina alle 10 il giuramento.


ore 16:30 -Giorgia Meloni è stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’incarico.


Ore 13:00 – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato Giorgia Meloni al Quirinale alle 16:30.


Ore 11:25 – Dopo soli 11 minuti di confronto con leader e capigruppo di tutti il centrodestra (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati), si sono chiuse ufficialmente le consultazioni al Quirinale per la formazione del nuovo governo. Data la rapidità del colloquio con la maggioranza, anche in confronto con quelli di ieri sera con i principali gruppi di opposizione, e le parole nette di Giorgia Meloni (“Dobbiamo fare un governo al più presto e noi siamo pronti”), è atteso già entro poche ore il ritorno al Colle per la leader di Fratelli d’Italia per ricevere l’incarico.


Venerdì 21 ottobre, ore 11:14 –  “È durato pochissimo, a sorpresa, il colloquio al Quirinale tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e i delegati del centrodestra, presenti Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi: “Tutta la coalizione, che non a caso si è presentata insieme alle consultazioni, ha dato un’indicazione unanime come rappresentanza della maggioranza parlamentare, proponendo al presidente della Repubblica l’indicazione della sottoscritta come persona incaricata di formare il nuovo governo” ha detto sinteticamente la leader di Fratelli d’Italia.


Ore 20:10 – Lavoro, diritti e ambiente: su questi temi “saremo una opposizione rigorosa e ferma. Su questi punti saremo molto vigili, e non accetteremo arretramenti né ambiguità”. Lo ha detto Enrico Letta, segretario del Partito democratico, ultimo gruppo ad essere ricevuto oggi al Quirinale per le consultazioni. Letta ha espresso la preoccupazione del principale partito di centrosinistra per il fatto che “le disuguaglianze in Italia stanno crescendo ed è fondamentale che il nostro Paese abbia delle risposte efficaci: è inquietante il rapporto della Caritas che indica un grave problema di coesione sociale“. Nessuna ambiguità sarà concessa al governo, ha aggiunto Letta, “ci deve essere neanche sulla posizione dell’Italia come paese europeista e all’interno dell’alleanza atlantica: non accetteremo ambiguità sulle responsabilità della Russia nella guerra in corso, sulla condanna dei comportamenti criminali di Putin e nel sostegno al popolo ucraino”: un riferimento agli audio del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi.


Ore 18:48Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha detto di aspettarsi “un esecutivo che abbia chiara la collocazione euro-atlantica e sia pronto ad affronta la crisi in atto, economica e sociale, affrontando le disuguaglianze. Il conflitto russo-ucraino è la sfida più importante per l’esecutivo: sono oltre 200 giorni che la strategia intrapresa ha lastricato una percorso che ci espone al rischio atomico e alla recessione economica. C’è bisogno di una svolta, il governo si faccia interprete di un negoziato di pace”. Dal punto di vista della politica interna, Conte ha spiegato che “c’è differenza tra una politica conservatrice e una politica reazionaria“, auspicando che non si facciano passi indietro sul punto dei diritti civili, come l’aborto. Conte infine ha sottolineato a Mattarella la richiesta che venga affidato a un esponente di Forza Italia il ministero degli Esteri dopo le parole di Silvio Berlusconi sulla guerra in Ucraina.


Ore 17:28 – Quella del Terzo Polo sarà una opposizione seria ma non pregiudiziale, a meno che non si tocchino i diritti e il collocamento europeista e atlantista dell’Italia. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, dopo il colloquio con Mattarella: “Abbiamo chiara l’importanza del ruolo dell’opposizione a patto che sia non pregiudiziale fino a quando è rispettato il collocamento italiano nel mondo e sui diritti: su questi temi non è possibile alcun compromesso. È grave la sensazione di un traballare della posizione in politica estera che abbiamo avuto in questi giorni”.


Ore 17:20 – Anche i leader dell’Alleanza Verdi-Sinistra della Camera hanno manifestato al presidente della Repubblica “preoccupazioni molto gravi per questo governo di destra-centro, che hanno a che fare con l’emergenza ambientale, con il pericolo di una deriva democratica, con il restringimento delle libertà e dei diritti delle donne e con una questione sociale che ci preoccupa davvero”, nelle parole di Luana Zanella, capogruppo al Senato. Nicola Fratoianni ha sottolineato la necessità di un “impegno per la pace” in Ucraina, e il rischio derivante da una esplosione delle disuguaglianze: “bisogna intervenire sugli extraprofitti delle aziende energetiche e sulla redistribuzione della ricchezza, che non è sparita ma si è accumulata in una minoranza”. Secondo Europa Verde, rappresentata da Eleonora Evi e Angelo Bonelli, “il nuovo governo e in particolare il nuovo ministro per la Transizione ecologica dovrà rispettare gli impegni internazionali sulle emissioni climatiche, perché avere ministri che vanno in direzione opposta sarebbe un problema non solo per il clima ma anche per le relazioni estere”.


Ore 16:47 – Sono riprese nel pomeriggio le consultazioni al Quirinale, con il colloquio tra il presidente Mattarella i delegati del gruppo Misto della Camera. Tra loro Manfred Schullian, delle Autonomie, che ha ribadito quanto detto dalla collega del Senato Unterberger e spiegato che “l’orientamento è quello di votare contro la fiducia ma vogliamo vedere i fatti”. Riccardo Magi, di PiùEuropa, ha sottolineato come la priorità della nuova legislatura debba essere la legge elettorale “perché siamo convinti che quella utilizzata oggi abbia dei profili di incostituzionalità”. Benedetto Della Vedova, anche lui di Più Europa, ha annunciato “una opposizione seria e rigorosa, sui diritti civili e sull’attenzione ai conti” anche alla luce di quanto sta avvenendo in Gran Bretagna con le dimissioni della premier Liz Truss.


Ore 13:36 – Al termine della mattinata di consultazioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha avuto la prevista conversazione telefonica con il presidente emerito Giorgio Napolitano.


Ore 13:15 -Il tema della giustizia climatica entra nelle consultazioni al Quirinale. Al termine dell’incontro al Quirinale con il presidente Mattarella, Peppe De Cristofaro ha parlato a nome del Gruppo Misto del Senato e della componente Verdi Sinistra, spiegando che “vigileremo sul tema dei diritti, perché il primo atto della nuova maggioranza è un ddl restrittivo rispetto a una conquista straordinaria come la 194 sull’aborto e questa cosa mette grossi elementi di preoccupazione. Così come ci preoccupa la giustizia climatica: non possiamo dimenticare che le destre sono state negli anni passati profondamente negazioniste, e questo ci mette in grande imbarazzo”.

De Cristofaro ha anche detto che “non daremo la fiducia al nuovo governo ed espresso preoccupazione sul fatto che le forze di maggioranza non riusciranno a rispondere alle esigenze sociali, al serio problema delle disuguaglianze sociali crescenti, a cui si è aggiunto il gravissimo problema delle bollette e dell’aumento dell’inflazione”.


Ore 12:14Julia Unterberger, della Sudtirol Volkspartai, al termine del colloquio con il presidente Mattarella insieme al gruppo per le Autonomie, è stata molto chiara: “abbiamo detto a Mattarella che sarebbe giusto un incarico a Giorgia Meloni, ma abbiamo espresso le nostre preoccupazioni. Siamo autonomisti ed europeisti e in passato abbiamo avuto difficoltà con un partito nazionalista come Fratelli d’Italia e le loro difficoltà ad accettare il diverso: per noi sono tutt’altro che accettabili prese di posizione come quando ci dicono ‘andate in Austria se avete da lamentavi’ o che dovremmo essere costretti a mettere la bandiera italiana in ogni casa. Spero avranno in futuro con noi un approccio un po’ più costruttivo e che questi toni appartengano al passato”. L’orientamento del gruppo è votare contro la fiducia “anche se attendiamo di vedere la squadra di governo”.

Nella delegazione c’era anche la siciliana Dafne Musolino, che invece ha spiegato che per quanto riguarda la sua componente Sud chiama Nord la decisione sulla fiducia dipenderà dalle rassicurazioni “sulle grandi opere che il sud aspetta da anni e sulla presenza o meno del ministero del Mezzogiorno“.


Ore 11:44 – In anticipo di quale minuto rispetto al cronoprogramma, il gruppo parlamentare “Per le autonomie (SVP-Patt, Campobase e Sud Chiama Nord)” del Senato della Repubblica è arrivato al Quirinale per le consultazioni: partecipano all’incontro con Mattarella Julia Unterberger, Luigi Spagnolli e Dafne Musolino. Ora si entra nel vivo: previste dichiarazioni all’uscita.


Ore 11:20 – Il presidente della Camera Lorenzo Fontana, giunto al Quirinale alle 11, si è intrattenuto a colloquio con Mattarella per 20 minuti, prima di uscire senza rilasciare dichiarazioni.


Ore 10:20 –  Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha lasciato il Quirinale al termine del colloquio con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “E’ stato un colloquio cordiale ed emozionante” ha commentato.


Ore 10:00 – Il presidente del Senato Ignazio La Russa è giunto al Quirinale. Sono ufficialmente iniziate le consultazioni.


È giunto il momento delle consultazioni al Quirinale. A partire da questa mattina alle ore 10:00, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato i presidenti delle Camere e, in ordine di consistenza numerica, tutti i capigruppo e i leader delle forze che compongono il nuovo Parlamento, composto dalle elezioni dello scorso 25 settembre. Dopo il primo giro di consultazioni al Quirinale, che termineranno domattina con le forze di centrodestra, in generale il presidente della Repubblica individua una personalità cui affidare l’incarico, o un pre-incarico, di formare una maggioranza e presentare una lista di ministri; oppure, in mancanza di indicazioni chiare emerse dalle consultazioni, affida un mandato esplorativo a uno dei presidenti delle Camere. Qui sotto, la diretta delle consultazioni in aggiornamento.

Probabile un incarico già domani, dopo la fine delle consultazioni

In questo caso, visto l’esito chiaro delle scorse elezioni, con ogni probabilità il presidente Mattarella dovrebbe assegnare direttamente un incarico, e la figura scelta dovrebbe essere quella della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

La quale accetterà con riserva, come da prassi: la riserva dovrebbe essere però sciolta presto, dal momento che i contatti con gli alleati di centrodestra sono costanti già dall’immediato post-elezioni, e a maggior ragione visto che i leader della coalizione (nonostante i dissidi interni dei giorni scorsi) si presenteranno insieme alle consultazioni. Meloni (o chi per lei) potrebbe tornare al Colle a riferire a Mattarella, sciogliere la riserva a sottoporgli la propria lista di ministri già nel weekend, e una volta ottenuto l’ok del Capo dello Stato (cui spetta l’ultima parola: nel 2018 ad esempio Mattarella pose il veto al premier incaricato Giuseppe Conte sul nome di Paolo Savona all’Economia) il nuovo esecutivo potrebbe giurare all’inizio della prossima settimana, effettuare la cerimonia della campanella a Palazzo Chigi, ovvero il passaggio di consegne con il premier uscente, e poi chiedere la fiducia alle Camere entro dieci giorni.

Il programma delle consultazioni

Questo il timing ufficiale delle consultazioni al Quirinale. Al termine di ogni incontro, ad eccezione di quelli con i presidente delle Camere, sono previste brevi dichiarazioni da parte dei leader e capigruppo.

Giovedì 20 ottobre

  • ore 10:00 Presidente del Senato della Repubblica,  Ignazio La Russa.
  • ore 11:00 Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
  • ore 12:00 Gruppo Per le autonomie (SVP-Patt, Campobase e Sud Chiama Nord) del Senato.
  • ore 12:30 Gruppo Misto del Senato.
  • ore 16:00 Gruppo Misto della Camera.
  • ore 16:30 Rappresentanti della componente Alleanza Verdi e Sinistra della Camera dei deputati.
  • ore 17:00 Gruppi Azione-Italia Viva  del Senato e della Camera.
  • ore 18:00 Gruppi Movimento 5 Stelle del Senato e della Camera.
  • ore 19:00 Gruppi “Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista del Senato e della Camera.

Venerdì 21 ottobre

  • ore 10:30 Gruppi Fratelli d’Italia del Senato e della Camera
    Gruppi “Lega Salvini Premier – Partito Sardo d’Azione” del Senato  e “Lega – Salvini Premier” della Camera dei Deputati.
    Gruppi Forza Italia del Senato e della Camera
    Gruppo “Civici d’Italia – Noi Moderati – MAIE del Senato
    Componente “Noi Moderati – MAIE del Gruppo Misto della Camera dei deputati.

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