Editoriale

Mattaresta, la seconda volta di Sergio Mattarella al Quirinale

Per la seconda volta nella storia, viene riconfermato il presidente della Repubblica in carica. Sergio Mattarella è stato eletto all’ottavo scrutinio.

Si può ottenere stabilità prendendo decisioni che al contempo guardino al futuro e al progresso sostenibile di un paese? Non al momento, non in Italia. La rielezione di Sergio Mattarella, 80 anni, a presidente della Repubblica – per sua gentile concessione nonostante avesse affermato più volte di non essere interessato a un secondo mandato – conferma che la nostra politica, i nostri parlamentari non sono in grado di assumersi le responsabilità che gli italiani hanno conferito loro. E così hanno deciso di non decidere pur di evitare situazioni ancora più difficili da gestire dell’attuale. Come dar vita a un nuovo governo, per esempio, nel caso si fosse optato per portare Mario Draghi, attuale presidente del Consiglio, al Quirinale. I partiti che compongono la maggioranza di governo non sono stati in grado di trovare un nome comune, un nome che potesse unire invece di dividere. E così hanno fatto finta di “scegliere” il nome ideale per la stabilità interna, per mantenere invariata la credibilità acquisita (incredibilmente, vien da scrivere) in questi mesi di fronte al resto del mondo.

Quando stabilità vuol dire immobilismo

Oggi in Italia stabilità è sinonimo di immobilismo, dunque. Eppure viviamo in piena epoca di transizione. Digitale, energetica, ecologica. Ma il resto del mondo si è accorto che questa stabilità è, a dir poco, ambigua. Il giornalista del New York Times, Jason Horowitz, ha scritto che “una settimana di votazioni inutili ha dimostrato l’incapacità delle varie anime politiche che fanno parte della coalizione di governo di unirsi attorno a un nuovo candidato”.

Non possiamo fare altro che ringraziare Sergio Mattarella che, nei suoi primi sette anni, ci ha rappresentato, emozionato, ripreso, consolato, spronato. Lo ringraziamo perché, ancora una volta, ha risposto alla richiesta d’aiuto nonostante avesse invitato i parlamentari a farcela da soli.

Mattarella è stato eletto all’ottavo scrutinio con 759 voti su 983. 94 in più rispetto alla prima volta, il 31 gennaio del 2015, quando, al quarto scrutinio, il suo nome era stato pronunciato 665 volte su 995 votanti.

Ancora buon lavoro, Presidente.

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