Covid-19

Coronavirus, la Francia impone il confinamento della popolazione e chiude le frontiere

Il presidente francese Emmanuel Macron si è rivolto alla nazione in merito all’emergenza coronavirus annunciando il confinamento della popolazione: “Siamo in guerra”.

Aggiornamento lunedì 16 marzo – In un secondo discorso alla nazione, il presidente della Francia Emmanuel Macron ha preso la parole per annunciare nuove misure per tentare di limitare la diffusione del coronavirus sul territorio della nazione europea.

“Mai il nostro paese, in tempo di pace, aveva assumere decisioni di questo tipo – ha affermato il leader transalpino -. Purtroppo non tutti hanno rispettato ciò che avevamo indicato. Questi cittadini non soltanto non hanno protetto loro stesso, ma neppure gli altri. Anche se non presentate alcun sintomo, potete essere contagiosi. Ci stiamo battendo per salvare delle vite. Tutte le nostre forze devono essere concentrate sul tentativo di proteggere le persone vulnerabili e ridurre la pressione sui servizi di rianimazione”.

“Ci vuole uno spirito sanitario e senso di responsabilità. Dobbiamo limitare il numero di persone con le quali siamo in contatto. Per questo, dopo aver consultato gli esperti, ho deciso di rafforzare ulteriormente le misure. Da martedì a mezzogiorno, le riunioni familiari non sono più permesse, incontrare gli amici nella strada, non sarà possibile. Sull’intero territorio saranno consentiti solo i tragitti necessari per curarsi, per andare al lavoro se il telelavoro non è possibile, per andare a comprare generi alimentari e per fare esercizio fisico ma a condizione di non incontrare nessuno. Ogni infrazione a queste regola sarà sanzionata”.

“Dopo aver consultato i vertici dello stato, ho anche deciso di procrastinare il secondo turno delle elezioni municipali. Tutte le riforme in corso saranno sospese. Vi chiedo anche di rimanere calmi, ho visto scene di panico. Non credete alle false informazioni. Siamo in guerra. Una guerra sanitaria, ma il nemico è qui”.

Il capo di stato ha anche annunciato la mobilitazione dell’esercito nelle aree più colpite. Le frontiere sono state chiuse in tutte le direzioni saranno chiuse per 30 giorni. Saranno inoltre ritardati i pagamenti di mutui e bollette, sarà inoltre introdotto un sistema di sussidi di disoccupazione straordinario.

Aggiornamento sabato 14 marzo – Il primo ministro Edouard Philippe, a causa della “scarsa disciplina” mostrata dai cittadini francesi di fronte all’appello del presidente Macron ad evitare contatti inutili gli uni con gli altri, ha disposto la chiusura degli esercizi commerciali di ogni tipo, ad eccezione di quelli che vengono generi alimentari, delle farmacie e parafarmacie, dei benzinai e tabaccai. Ciò nonostante, i media transalpini hanno mostrato numerose immagini, relative alla giornata di domenica, che hanno mostrato gran parte della popolazione approfittare della bella giornata per riempire i parchi. Lunedì, per questo, la città di Parigi ha deciso di chiudere tutti gli spazi verdi sul proprio territorio.


Nella serata di giovedì 12 marzo, il presidente della Francia Emmanuel Macron si è rivolto alla nazione in merito all’emergenza coronavirus annunciando la chiusura di tutti gli asili, scuole e università di ogni ordine e grado. Ecco il testo del discorso pronunciato a reti unificate.

“Siamo solo all’inizio dell’epidemia di coronavirus”

Da qualche settimana siamo colpiti dalla più grave crisi sanitaria che conosce la Francia da un secolo a questa parte. Nella maggior parte dei casi non comporta problemi, ma può essere molto grave per chi ha altre malattie pregresse. Per molte settimane ci siamo preparati. Medici, infermieri: tutti gli operatori della salute sono impegnati con efficacia. Se abbiamo saputo limitare la propagazione del virus è grazie a loro. A questi eroi va la riconoscenza della nostra nazione.

Ma voglio ringraziare anche il sangue freddo di voi cittadini. Avete saputo far fronte al problema senza cedere al panico. Consentendo così ai nostri ospedali di potersi preparare. Tuttavia, vi devo dire che siamo solo all’inizio di questa epidemia. Di fronte a ciò, la priorità della nostra nazione sarà la salute. Dobbiamo avere fiducia nella scienza: ho riunito oggi con il primo ministro il nostro comitato scientifico. Il coronavirus continua a propagarsi nonostante gli nostri sforzi.

“Una seconda ondata potrebbe colpire anche i più giovani”

Ciò che rischiamo è che la malattia colpisca dapprima i più vulnerabili. Per cui prenderemo ora delle misure forti per aumentare la capacità di accoglienza negli ospedali. Ci dobbiamo preparare ad una seconda ondata che potrebbe colpire persone anche più giovani. Ciò che è urgente è limitare l’epidemia. Per cui a tutti coloro che hanno più di 70 anni o che sono malati chiedo di rimanere a casa. Potranno uscire per fare la spesa o una passeggiata ma dovranno limitare al massimo i contatti.

Ciò nonostante, le elezioni municipali si terranno. Si dovrà tuttavia rispettare una lista di raccomandazioni sanitarie. Dobbiamo evitare l’accumulo di persone con crisi respiratorie negli ospedali. Disporrò dunque da lunedì, e fino a nuovo ordine, di chiudere tutte le scuole, asili e università. I nostri figli ,secondo gli scienziati, sono coloro che propagano più rapidamente il virus. Un servizio di baby sitting sarà adottato e sarà illustrato dal governo.

La Francia richiamerà in servizio i medici in pensione e farà lavorare anche gli studenti

I trasporti pubblici saranno mantenuti in funzione, ma lancio un appello alla vostra responsabilità. Saranno limitati al massimo gli assembramenti. Dobbiamo liberare posti negli ospedali. Sarà mobilitato il numero più alto possibile di medici, compresi i pensionati e gli studenti di medicina. Le cure non urgenti saranno ritardate in tutti gli ospedali. Metteremo in campo tutti i mezzi finanziari necessari. E dovremo anche riflettere sul nostro modello di sviluppo.

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Il presidente francese Emmanuel Macron © Sean Gallup /Getty Images

Dal punto di vista economico avvieremo un meccanismo eccezionale di disoccupazione, per tutti i dipendenti costretti a rimanere a casa. Quale che sia il costo, sosterremo le imprese e i lavoratori. Anche i lavoratori indipendenti saranno coperti da tali misure. Tutte le imprese potranno ritardare il pagamento dei contributi per il mese di marzo. Ho chiesto al governo, inoltre, di preparare un piano di rilancio nazionale e europeo di rilancio. Serve una risposta europea. La Bce ha annunciato una nuova iniziativa, ma non basterà. Dobbiamo sostenere le attività produttive, a qualunque costo.

Chiedo a tutte le imprese che possono farlo di fare in modo che i dipendenti possano lavorare da casa.

“Proporrò al presidente degli Stati Uniti Donald Trump un piano condiviso. Occorre solidarietà”

Reagiremo in modo organizzato per proteggere l’economia comunitaria. Lancio un appello al G7 e al G20. Domani proporrà al presidente Donald Trump un’iniziativa per contrastare questa crisi mondiale. Dobbiamo agire insieme. Tutto ciò è necessario. E vi chiedo di difendere queste misure. Senza unità non ce la faremo. Ma dobbiamo evitare anche il virus nazionalista: dobbiamo unire le forze e cooperare. Dobbiamo chiudere alcune frontiere, ma dobbiamo farlo a livello europeo.

E dovremo evitare gli individualismi: solo con la solidarietà potremo superare questa immensa sfida. Conto su di voi. Sul rispetto delle regole che saranno imposte.

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