Curiosità. La lucertola delle Galapagos

Esiste un animale che si accorcia quando il cibo scarseggia.

Si credeva che le uniche modificazioni consentite alle dimensioni
corporee di noi vertebrati, erano quelle della crescita: il nostro
corpo, come quello di un uccello, di un rettile, di un anfibio o di
un pesce, poteva cambiare, in condizioni normali, solo crescendo.
Questo dato biologico è stato smentito da un rettile:
l’iguana marina (Amblyrhynchus cristatus).

L’iguana dell’arcipelago pacifico, secondo quando hanno constatato
il professor Martin Wikelski dell’Università dell’Illinois
(Stati Uniti) e la collega Corinna Thom, dell’ateneo di Wurzburg
(Germania), è capace di perdere anche 7.5 centimetri in
lunghezza, ovvero circa il 20 per cento delle dimensioni corporee,
quando i cambiamenti meteorologici causano una carenza di alghe e
di altre cibarie.
Paragonato a un uomo è come se un individuo alto un metro e
ottanta si ripresentasse dopo un certo periodo alto circa un metro
e quaranta. Sarebbe difficile credere che si tratti della stessa
persona.

La ricerca, durata complessivamente 18 anni, ha analizzato 600
iguane, ma la svolta principale è arrivata nel 1997-8,
quando la dimensioni dei rettili sono cambiate in modo drastico. Le
cause, hanno spiegato i due esperti, erano El Nino e le sue
correnti calde che hanno ridotto notevolemente le quantità
di alghe d’acqua fredda di cui le lucertole si cibano.

“Non è solo una perdita di peso”, ha detto Wikelski, “sono
proprio le ossa delle lucertolone che si accorciano, mentre la
bocca diventa più piccola”.
“Non siamo a conoscenza di altri animali vertebrati – ha precisato
Wikelski – con le stesse abilità. La lucertola delle
Galapagos potrebbe essere l’unico”.

 

Tomaso Scotti

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Coltivare la barba di Giove: segreti per un giardino rigoglioso

La barba di Giove, o Centranthus ruber, incanta per le sue fioriture prolungate e la resistenza alla siccità, rendendola una gemma nei giardini. Questa perenne illumina gli spazi dal tardo spring all’autunno con fiori che variano dal rosso vivace al bianco e rosa, attrattiva per farfalle e api. Non solo bella, ma anche ricca di