Nello stato di Meghalaya, i menù scolastici comprendono cibi selvatici e locali per contrastare la malnutrizione, favorire la biodiversità e gli agricoltori della comunità.
Il partito nazionalista di Narendra Modi è in vantaggio nelle elezioni in India. Ma non mancano le sorprese. Segui lo spoglio in tempo reale.
L’esito delle mastodontiche elezioni in India si sta avvicinando. Mentre procede lo spoglio dei voti, secondo le prime proiezioni il Bharatiya Janata Party del primo ministro Narendra Modi è in vantaggio in 239 seggi su 543, contro i 202 in cui si sta affermando l’ampia alleanza di opposizione che lo sfida, guidata dal partito del Congresso. Si tratta di un risultato ben inferiore a quello ottenuto nelle ultime elezioni. Nel 2019, il partito aveva conquistato 303 seggi, mentre l’alleanza ne aveva conquistati 353 in totale.
Ma facciamo un piccolo riassunto delle puntate precedenti: le elezioni, iniziate il 19 aprile, sono durate 44 giorni e hanno richiamato alle urne quasi un miliardo di persone. Da una parte c’è la National democratic alliance (Nda) il raggruppamento di governo guidato dal Bjp di Nerendra Modi e che include i partiti della destra conservatrice. Dall’altra parte c’è Indian National Developmental Inclusive Alliance, raccolto nell’acronimo India e guidato dal Partito del congresso nazionale indiano (Inc). Il fronte è eterogeneo e spazia dal centrismo laico dell’Inc ai partiti di sinistra, fino ai populisti del Partito dell’uomo qualunque, l’Aam aadmi party (Aap).
Se Nerendra Modi va verso il suo terzo mandato, non mancano le sorprese in queste elezioni. La prima eccezionalità l’ha riservata il caldo: il caldo torrido – che nelle capitale pare abbia raggiunto i 52,9 gradi – ha provocato la morte di 33 persone che stavano scrutinando le schede delle elezioni nazionali. Il capo della commissione elettorale statale, Navdeep Rinwa, ha annunciato che ai familiari delle vittime verrà dato “un risarcimento di 1,5 milioni di rupie” (in euro sarebbero circa 15mila euro).
Allo stesso tempo, ci sono seggi inondati dalle piogge provocate dal ciclone Remal, che la scorsa settimana ha colpito le coste dell’India e del Bangladesh. Circa 15 persone sono morte nella regione dell’Assam e migliaia sono state colpite. Qui, il conteggio delle schede è in corso in circostanze difficili.
Intanto, dal punto di vista politico, la principale sorpresa arriva dal Kashmir, la regione indiana dove è forte la presenza separatista: un ex-legislatore, in carcere dal 2019, ha stupito tutti vincendo con un margine di 100.000 voti. Sheikh Abdul Rashid, noto anche come “l’ingegner Rashid”, ha vinto nella circoscrizione di Baramulla come candidato indipendente, battendo l’ex ministro Omar Abdullah del partito Jammu e Kashmir national conference.
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