Eventi estremi, gli inglesi rispondono col supercomputer

Se avete letto il libro di Jerome “Tre uomini in barca”, vi ricorderete di una scena epica che descrive i tre protagonisti uscire di casa bardati di tutto punto perché il giornale aveva annunciato brutto tempo e che, ritrovando invece una splendida giornata di sole, imprecano contro le previsioni meteo, perennemente errate.   Riferimenti letterari

Se avete letto il libro di Jerome “Tre uomini in barca”, vi ricorderete di una scena epica che descrive i tre protagonisti uscire di casa bardati di tutto punto perché il giornale aveva annunciato brutto tempo e che, ritrovando invece una splendida giornata di sole, imprecano contro le previsioni meteo, perennemente errate.

 

Riferimenti letterari a parte, la passione dei britannici per la meteorologia è nota. Ecco perché il Regno Unito ha appena svelato i piani per la costruzione di un supercomputer del valore di 97 milioni di sterline che avrà lo scopo di perfezionare le previsioni del tempo, in particolare quelle che riguardano gli eventi estremi.

 

Il nuovissimo strumento tecnologico dovrebbe portare benefici socioeconomici per due miliardi di sterline ed entrerà in funzione nel Met Office, il servizio meteorologico del Regno Unito, a settembre del prossimo anno, anche se raggiungerà la piena capacità nel 2017.

 

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Foto ©  Getty Images

Il supercomputer, che fornirà dati aggiornati ogni ora, avrà un peso di 140 tonnellate (pari a 11 autobus a due piani) e sarà in grado di eseguire 16 milioni di miliardi di calcoli al secondo. Sarà 13 volte più potente del sistema attualmente usato al Met Office e avrà 120mila volte più memoria di uno smartphone di fascia alta.

 

Lo scopo principale del supercomputer sarà quello di prevedere e fare fronte a eventi meteorologici distruttivi come inondazioni, venti forti, tempeste di neve e nebbie pericolose negli aeroporti.

 

Immagine di copertina: © walesonline.co.uk

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