dal 9 Maggio al 1 Gennaio
Viale Delle Esposizioni, 393a, 43126 Parma PR, Italy

Una kermesse interamente dedicata al settore agroalimentare, con centinaia di show cooking, degustazioni e oltre 25 convegni, eventi e workshop, che quest’anno dedicano particolare attenzione ai temi della sostenibilità, dell’innovazione e dell’educazione alimentare. È la 18° edizione di Cibus – Salone internazionale dell’alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare, in programma dal 9 al 12 maggio a Parma, dove sarà inaugurato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.

 

Fiera di Parma - credit ufficio stampa

Cibus 2016: un’edizione record

Da record le cifre di questa edizione 2016, che prevede 3mila espositori su un’area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori complessivi (di cui 15mila dall’estero) e 2mila top buyer da ogni continente. Numeri resi possibili grazie a un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, che ha visto impegnato in primis il ministero dello Sviluppo economico con il programma promozionale “The Extraordinary Italian Taste”. Nessun settore merceologico sarà trascurato dalle 3mila aziende presenti, che rappresentano i comparti di carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta, conserve e condimenti, prodotti dolciari e da forno, la quarta gamma, le bevande e prodotti tipici e regionali.

 

Novità segnalate per questa edizione di Cibus sono una sezione dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all’ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher. Particolare importanza sarà data anche ai prodotti innovativi e alle aziende impegnate a ritagliarsi nuovi spazi sul mercato estero, puntando soprattutto su prodotti biologici, gluten free e vegani e utilizzando packaging sempre più rispettosi dell’ambiente.

 

Forte dell’input dato da Expo 2015, dove Cibus era presente nel padiglione Cibus è Italia, la fiera ha come obiettivo quello di far conoscere sempre meglio la qualità del made in Italy e di incrementare gli scambi con i mercati esteri, puntando alla meta, fissata dal premier Matteo Renzi, di portare il nostro export agroalimentare a quota 50 miliardi di euro entro il 2020. Un risultato possibile, se si considera che nel 2015 il comparto ha raggiunto i 37 miliardi di euro e che, sull’arco della crisi 2007-2015, ha messo a segno un +59,6 per cento. Convinto dell’importanza strategica di Cibus in questo contesto Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, che ha affermato: “Se Expo ha consacrato nel mondo il modello alimentare italiano come modello di riferimento internazionale, quest’edizione record di Cibus sarà l’occasione per ribadirlo. In termini qualitativi, di valore aggiunto e conseguentemente di prezzi riconosciuti ai nostri prodotti sui mercati internazionali, l’esportazione agroalimentare italiana non ha concorrenti. Il traguardo di 50 miliardi di euro a fine decennio garantirebbe un aumento degli occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità e permetterebbe al made in Italy alimentare di entrare nella leadership europea colmando in parte il gap con gli altri Paesi”.

 

Cibus 2014 - credit ufficio stampa

 

World food research and innovation forum: le sfide dello sviluppo sostenibile

Le tematiche dello sviluppo sostenibile, della ricerca e dell’innovazione in campo agricolo, del cambio climatico e dell’agribusiness in termini globali saranno al centro del “World food research and innovation forum”, in programma il 9 e 10 maggio presso il centro congressi Niccolò Paganini e organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Cibus e Federalimentare. Temi di dibattito anche: “le sfide per l’alimentazione del pianeta, la legacy di Expo Milano 2015 e la Carta di Milano, l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli impegni assunti dalla comunità internazionale per vincere le sfide sul cambiamento climatico”. E proprio Federalimentare terrà a Cibus la sua assemblea pubblica annuale dal titolo “Made in future: food & beverage italiano tra innovazione e tradizione”, durante la quale si parlerà della capacità delle aziende di innovare e di innovarsi per superare le sfide economiche del momento, mettendo in luce i risultati positivi raggiunti grazie ad approcci pionieristici a nuovi mercati.

 

Un workshop sull’educazione alimentare 

Oltre a ciò, Federalimentare ha in programma una serie di interessanti eventi, tra cui il workshop “Scuola e azienda insieme per un’educazione alimentare certificata“, dedicato alla formazione a tutti i livelli in tema di educazione alimentare, attraverso un confronto tra il mondo della scuola e delle università e l’industria alimentare. Partendo dai risultati e dalle esperienze maturate nel corso di Expo 2015 si tenterà di attivare un piano di proposte formative continuative e di opportunità imprenditoriali per i giovani. Riguardo l’importanza di coinvolgere studenti e famiglie in un percorso di educazione alimentare la Fondazione “Food education Italy” presenterà degli strumenti di intrattenimento educativo messi a punto ad hoc. Sempre con l’obiettivo di favorire collaborazioni internazionali tra industria e mondo accademico è il progetto europeo Foodsta, a cui Federalimentare partecipa e che tenta di potenziare i canali comunicativi tra mondo accademico e industria attraverso la piattaforma virtuale “EuFooD-STA Centre” e gli HUB nazionali.

 

Cibus 2014 showcooking - credit ufficio stampa

 

Un concorso per l’eco-innovazione e un seminario sulla circular economy

Altro appuntamento organizzato dalla Federazione italiana dell’industria alimentare è il concorso EcoTrophelia Italia, patrocinato da Enea e giunto alla sua ottava edizione. Il contest, volto a promuovere l’eco-innovazione nei prodotti agroalimentari, con particolare attenzione alla sostenibilità e al rispetto ambientale, si rivolge a gruppi di studenti italiani e quest’anno vedrà in gara i prodotti di due squadre provenienti dalla facoltà di Scienze dell’alimentazione e della nutrizione umana del Campus biomedico di Roma e dal dipartimento di Scienze agrarie, forestali ed alimentari dell’università degli studi di Torino. I primi hanno ideato AlbeDin, una caramella di gelatina dalla consistenza morbida, ricoperta da cristalli regolari di zucchero di canna, ottenuta con l’albedo/mesocarpo di limoni o cedri, un sottoprodotto solitamente scartato dalle industrie di produzione, mentre a Torino gli studenti hanno realizzato Chocoshell, gelato a basso contenuto di grassi, funzionalizzato con la buccia delle fave di cacao in sostituzione della materia grassa.

 

Un seminario affronterà invece il tema della bioeconomia circolare e delle sue sfide planetarie, come la produzione di cibo in quantità e qualità sufficiente, i mutamenti climatici, la scarsità di risorse, la tutela dell’ambiente, la multifunzionalità dell’agricoltura, le energie rinnovabili, il recupero di materie prime e chiusura dei cicli produttivi, il ruolo dei territori, le autorità locali e la promozione della salute, il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni, le nuove opportunità di crescita e occupazione e la competitività delle imprese.

 

Ingresso Cibus 2014 - credit ufficio stampa

 

Efficienza, spreco alimentare e inziative del Fuorisalone

Altri due eventi proposti nel calendario di Cibus da Federalimentari sono il workshop Green Pmi – Gesco e il meeting Foodward. Il primo vedrà intervenire imprenditori che parleranno di “efficientamento energetico” all’interno del tessuto produttivo italiano”, inserendosi nel progetto Green Pmi che “selezionerà le aziende più adatte in base ad aspetti tecnologici e capacità di sviluppo, e realizzerà 50 progetti interamente finanziati per renderle energeticamente più efficienti”.

Il recupero e la riduzione degli sprechi alimentari nell’industria agroalimentare saranno invece al centro del meeting Foodward, legato al progetto europeo Foodward “Food recovery and waste reduction” finanziato dal programma Erasmus. Durante l’incontro verrà fatta una rassegna delle best practice relative al tema “food losses / sprechi” di prodotto lungo il processo industriale agroalimentare e includerà testimonianze di aziende dei settori lattiero-caseario e della lavorazione delle carni e del conserviero.

Interessante anche il Fuorisalone di Cibus 2016, in programma nelle strade di Parma tra il 30 aprile e il 20 maggio, con degustazioni, spettacoli, animazione per bambini, cabaret, e con l’iniziativa che vedrà l’esposizione di 13 opere di street art che saranno messe all’asta a favore della ong Oxfam Italia, che sviluppa progetti per una vita sostenibile e per il diritto all’acqua in 90 Paesi.