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Plastic bank a Ecomondo 2025: un modello che trasforma la plastica in valore sociale e ambientale, unendo economia circolare e inclusione globale.
Plastic Blank, l’organizzazione internazionale fondata nel 2013 da David Katz, presenta il suo approccio pionieristico alla gestione della plastica, basato su un principio semplice, ma rivoluzionario: non un rifiuto, ma una risorsa che può cambiare vite.
L’organizzazione opera nei paesi costieri più colpiti dall’inquinamento marino, dove trasforma la raccolta della plastica in un’opportunità economica e sociale per migliaia di persone. I materiali vengono intercettati prima che finiscano in mare, consegnati ai centri partner e convertiti in Social Plastic®, una materia rigenerata che rientra nelle filiere produttive di grandi brand internazionali.
L’impatto di Plastic Bank è ambientale, ma anche umano: dalla sua fondazione, ha già raccolto oltre 175 milioni di chili di plastica, l’equivalente di quasi 9 miliardi di bottiglie, creando ecosistemi di raccolta in dodici paesi e generando reddito, accesso a servizi essenziali e nuove opportunità per le comunità locali.
Quest’anno Plastc Bank è tra le aziende protagoniste di Ecomondo 2025, il punto di riferimento internazionale dell’economia circolare, in programma dal 4 al 7 novembre alla Fiera di Rimini. Un’occasione per raccontare la propria visione di economia circolare.
Per Katz, la chiave della vera trasformazione risiede nella partnership, perché la sostenibilità non si costruisce da soli.
“Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sono elencati come diciassette ambizioni per l’umanità” spiega. “Ma ciò che molti non sanno è che sono in ordine. Se vogliamo risolvere i problemi legati alla vita sott’acqua, alla fame o all’educazione, dobbiamo partire dal numero uno: la povertà. Tutto comincia da lì”.
Plastic Bank è movimento di cooperazione globale, dove l’economia si intreccia alla giustizia sociale: il valore generato dal recupero dei materiali torna sempre alle persone che lo creano.
Ma la visione di Katz va oltre. Immagina un futuro in cui l’umanità sappia fiorire in equilibrio con la Terra, restituendo valore a ogni materiale e a ogni vita. Una prospettiva insieme filosofica e concreta, che con Plastic Bank si traduce in azioni tangibili: circolarità, prosperità e rigenerazione, trasformando ciò che scartiamo in una nuova forma di valore condiviso.
Come ci ha spiegato Fabio Todesco, Country manager Italia di Plastic Bank, siamo entrati in una nuova fase della sostenibilità. Dopo la “scommessa economica”, arriva quella del social value. Le nuove generazioni, cresciute in un’epoca di crisi e consapevolezza, non si accontentano più della sostenibilità ambientale: chiedono etica, impatto umano, autenticità.
In questo scenario, Plastic Bank diventa un modello concreto di marketing del bene: trasforma la buona intenzione in azione. Chi raccoglie plastica nei paesi in via di sviluppo riceve compensi, microcrediti o beni essenziali – come assicurazioni, crediti telefonici o voucher alimentari – grazie a un sistema trasparente basato su blockchain, che certifica ogni transazione e garantisce che il valore torni alle persone.
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In Italia, Plastic Bank collabora con aziende che scelgono di legare la compensazione della plastica alla propria identità di brand. Ora l’obiettivo è coinvolgere anche piccole realtà – professionisti, ristoranti, attività locali – in una sorta di “Guida Michelin della bontà”, che metta in rete chi genera valore sociale e ambientale attraverso le proprie scelte.
“La sostenibilità non è solo business,” conclude Todesco. “È educazione, è animo umano. Il vero impatto non si misura solo in tonnellate di anidride carbonica risparmiate, ma in vite migliorate”.
Plastic bank è tra le realtà ospiti della Vip lounge di Ecomondo, uno spazio esclusivo di incontro e scambio di opinioni e idee, dedicato alle aziende che fanno della sostenibilità e della circolarità il proprio obiettivo principale.
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