
Guiltlessplastic è il progetto della gallerista Rossana Orlandi per la Design Week 2019. La plastica è al centro di una mostra, un premio e un dibattito.
Guiltlessplastic è il progetto della gallerista Rossana Orlandi per la Design Week 2019. La plastica è al centro di una mostra, un premio e un dibattito.
È il materiale in cui ciascuno di noi si imbatte ogni giorno, volente o nolente. Al tempo stesso, però, è uno dei più grandi problemi ambientali del nostro tempo. Stiamo parlando della plastica, al centro di una campagna di sensibilizzazione internazionale che espande sempre più i suoi confini.
Il mondo del design, che per sua natura crea, gioca e sperimenta con i materiali, non poteva esimersi dall’offrire il suo contributo. La nota gallerista Rossana Orlandi si è messa all’opera già lo scorso anno con l’evento Senso di Colpa, e per il Fuorisalone 2019 allarga ancora gli orizzonti con Guiltlessplastic, una vera e propria indagine sulla plastica. Guiltlessplastic si articola in tre eventi, tutti in programma a Milano durante la Design Week.
Ro Plastic Prize è un concorso internazionale dedicato a progetti, opere e prototipi realizzati in plastica riciclata e possibilmente riciclabile. Più di trecento le candidature raccolte, da oltre cinquanta paesi; per partecipare non è necessario essere designer professionisti, tant’è che si sono messi alla prova anche alcuni bambini. Sarà una giuria internazionale a scegliere i quattro vincitori, uno per categoria (design, tessuti per l’arredamento, soluzioni per l’imballaggio, progetti per l’innovazione consapevole), che saranno premiati mercoledì 10 aprile alle 18:00 all’Auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci. Le loro opere verranno esposte anche durante la London Design Week di settembre dall’Istituto Marangoni, che assegnerà due borse di studio.
Visualizza questo post su InstagramRo Plastic Prize…More than 300 applicants…more than 50 countries…THANK YOU❗ Finalists have been announced❗ Vistit now @guiltlessplastic #roplasticprize #guiltlessplastic #rossanaorlandi #rossanaorlandigallery #plastic #design #prize #finalists #announced #discover #now #recycle #recycled #recyclable #plasticrecycling #international #contest #thankyou:
Dal 6 al 14 aprile il Padiglione Ferroviario del Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci ospiterà una mostra di 29 pezzi inediti in plastica riciclata, realizzati da artisti, designer e architetti di fama mondiale. Il progetto di allestimento è a cura di Vudafieri Saverino Partners. Ci sarà anche Seabin, il cestino che rimuove i rifiuti galleggianti dall’acqua, posizionato in alcune decine di porti italiani (da Santa Margherita Ligure a Roccella Ionica) grazie al progetto LifeGate PlasticLess. Dopo la tappa milanese, la mostra Ro Plastic-Master’s Pieces sarà oggetto di un roadshow che farà tappa a Parigi, Londra e New York.
Un metaforico incontro di pugilato in cui quattro coppie di esperti di diversa estrazione (imprenditori, attivisti, designer, comunicatori) si confronteranno sul tema della plastica, nel corso di due round da tre minuti ciascuno. A pungolare la discussione sarà il pubblico in sala, che alla fine di ogni match sceglierà il contendente capace di argomentare meglio la propria opinione. È il concept di Ro Ring, che si terrà giovedì 11 aprile alle ore 18:00 negli spazi della Galleria Rossana Orlandi in via Matteo Bandello 14 (zona San Vittore).
Nell’isola di Trindade, nell’Atlantico, un team di scienziati ha fatto una scoperta “nuova e terrificante”: la plastica è fusa nelle rocce.
Chi sceglie i detergenti ecologici di Enzers acquista solo le pastiglie di principio attivo, da sciogliere in acqua riutilizzando i flaconi.
I nostri oceani sono sommersi da 2,3 milioni di tonnellate di frammenti di plastica, una quantità che ha visto un drastico aumento a partire dal 2005.
La direttiva dell’Unione europea contro l’usa e getta è ancora un esempio isolato: il nostro pianeta rimane sommerso di rifiuti di plastica monouso.
La Commissione europea ha proposto una revisione della legislazione sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Se confermata, porterà parecchie novità.
Il problema della pesca fantasma persiste negli oceani per anni. Hyundai, sostiene un progetto che mira a trasformare le reti da pesca abbandonate in un esempio di economia circolare.