
Pairi Daeza è un brand fondato in Italia da due sorelle iraniane che si battono per sensibilizzare e aiutare tribù sfruttate di ricamatori. L’intervista a Nastaran.
È appena giunta al termine la settima edizione, nonché la prima completamente online, di Fashion Film Festival Milano 2021. Scopriamo chi ha vinto.
Il Fashion Film Festival Milano 2021 si è appena concluso confermando ancora una volta la sua grande resilienza, nonostante le difficoltà di un’edizione che si è dovuta svolgere online a causa delle restrizioni in vigore.
Quasi 200 opere provenienti da oltre 60 paesi di tutto il mondo. Tra documentari, fictional, denunce sociali e sperimentazioni artistiche, al concorso fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro è andata in scena una ricca selezione di film che analizzano la moda con linguaggi e tecniche di narrazione variegati.
Tra i più votati dalla giuria, per la categoria di miglior fashion film, ha trionfato Le Mythe Dior di Matteo Garrone che ha interpretato l’omonima collezione della casa di moda francese attraverso un racconto onirico di rara suggestione.
A spiccare è stato anche Wata di Ronan Mckenzie e Joy Yamusangie che si è posizionato in cima al podio in ben tre categorie del contest: miglior colonna sonora, miglior regia esordiente e miglior fashion film esordiente. L’idea alla base di questo cortometraggio, realizzato per Gucci e la rivista Garage, è quella di illustrare il viaggio della musica dall’Africa a Londra.
Nella categoria dedicata alla moda sostenibile, invece, si è aggiudicato il primo posto un film che documenta una tradizione diffusa all’interno del gruppo di minoranza etnica Hezhe nel nord-est della Cina. Preservation of Hezhe Fish Skin tradition through Fashion Higher Education, diretto da Zhongjin Zhang per conto di FishSkinLab, mostra un’antica tecnica per lavorare la pelle del pesce senza sprechi e senza lavorazioni impattanti, trasformandola in materia prima per prodotti di moda.
Tutti gli altri vincitori sono stati: per la categoria miglior documentario, Pelo Lacio di Diane Russo; il miglior fashion film sperimentale è stato Stories from a twelfth-floor hotel room, di Zhegiang Zhang; il premio di miglior designer/brand emergente è andato a Brainwash, di Paolo Forchetti & Miriam Gili; e, ancora, Embodiment di Ced Pakusevskiy è stato proclamato come miglior fashion film italiano emergente, oltre che miglior designer/brand italiano emergente, mentre The life and times of mannequin town, di Vincenzo Schioppa ha vinto il premio come miglior fashion film italiano; infine, i premi di miglior styling, miglior montaggio, miglior regia e miglior fotografia sono stati assegnati rispettivamente a Gucci x ssense di Matt Lambert, Silent madness di Jordan Hemingway, Drag syndrome di Jess Kohl e Comfort zone di Jordan Blady.
L’elenco di tutti i vincitori e delle loro opere sono disponibili sul sito di Fashion Film Festival Milano 2021, insieme al video ufficiale di premiazione.
“Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo ci hanno portato a dover organizzare l’edizione 2021 di Fashion Film Festival Milano con un format interamente digitale”, ha dichiarato Constanza Cavalli Etro. “Abbiamo reso democratico un Festival di grande prestigio che, come la moda, talvolta è rimasto vittima di un certo elitarismo stereotipato. Anche grazie a noi, quest’anno, la moda è ritornata a parlare con il tessuto sociale. E lo ha fatto attraverso i fashion film e con un linguaggio diverso, coinvolgente e dotato di piena dignità artistica”.
Il contest dimostra ancora una volta la sua grande capacità di rendere la moda più democratica, accessibile a tutti. Questa settima edizione, che si è svolta interamente in digitale, è stata particolarmente emblematica sotto questo punto di vista perché ha dato la possibilità a chiunque di fruire dei contenuti a titolo gratuito.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Pairi Daeza è un brand fondato in Italia da due sorelle iraniane che si battono per sensibilizzare e aiutare tribù sfruttate di ricamatori. L’intervista a Nastaran.
Mentre Shein sta concentrando i suoi sforzi per modificare il percepito del brand, nuove inquietanti accuse arrivano dagli Stati Uniti.
Endelea è un brand che disegna e produce abbigliamento a cavallo tra Italia e Tanzania, creando valore per la comunità e rispettando l’ambiente.
A dieci anni dalla tragedia del Rana Plaza, l’industria della moda ha fatto passi avanti, ma continua la pressione per una filiera migliore.
Fibre riciclate: perché sono un bene per il pianeta e perché c’è ancora molto da fare
La moda è discriminatoria nei confronti degli anziani, che difficilmente vengono rappresentati. La battaglia dell’inclusività dovrebbe contrastare l’ageism
La viscosa è un materiale molto simile al poliestere, ma ricavato dalla cellulosa e per questo presentato come alternativa green. La realtà però è diversa.
Colmar ha ottenuto la validazione del claim etico da parte di Bureau Veritas aderendo all’iniziativa di dynamic discounting di FinDynamic.
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori