
Saldi a febbraio: è quello che potrebbe succedere se verrà accettata la proposta di Confesercenti. I cambiamenti climatici incidono anche sulla moda.
È appena giunta al termine l’ottava edizione del Fashion Film Festival Milano 2022. Scopriamo i nominati e vincitori della categoria green.
Il Fashion Film Festival Milano 2022 si è appena concluso confermando ancora una volta la sua importanza in qualità di evento democratico capace di avvicinare il pubblico al mondo della moda attraverso il cinema. Sono state presentate oltre 260 opere provenienti da 60 paesi di tutto il mondo. Tra documentari, cortometraggi e sperimentazioni, al concorso fondato e diretto da Constanza Cavalli Etro è andata in scena una ricca selezione di film che hanno saputo analizzare la moda non solo dal punto di vista estetico, ma anche dal punto di vista sociale e ambientale.
Nella categoria dedicata alla moda sostenibile, istituita per la prima volta nel 2018, la proposta di titoli è stata variegata e innovativa. Il primo posto sul podio se l’è aggiudicato New World Order di Timur Celikdag per The Travel Almanac Magazine.
La sorveglianza di massa, le ingiustizie sociali, i cambiamenti climatici e la separazione dai propri cari sono solo alcune delle condizioni che abbiamo sperimentato di recente. Ma un aspetto positivo che possiamo cogliere da tutto ciò è proprio quello che viene raccontato nel film vincitore della categoria green del Fashion Film Festival Milano 2022: la spinta a fare le cose in modo diverso e a fare tesoro di tutto ciò che fa parte delle nostre vite. Il nostro compito è prenderci cura del mondo che ci circonda.
Tra i numerosi film candidati al Fashion Film Festival Milano 2022, la selezione di quest’anno ha incluso altri due film nominati all’interno della categoria dedicata alla moda sostenibile. Il primo è Keep Moving di Joana Deusdado e Sofia Miranda, realizzato per la giovane unità di riciclo tessile e produttrice di filati, Valérius 360: un viaggio che conduce gli spettatori attraverso il ciclo di vita dei vestiti e le possibilità di riciclo dei tessuti, mettendo in mostra forme, colori, trame e fatti. Un film che cerca di ispirare il pubblico a pensare al futuro e a concepire i tessuti in un continuo movimento circolare sostenibile.
Sulla salvaguardia della tradizione tessile nelle comunità dell’isola di Sumatra si è, invece, concentrato il film “Preserving Minangkabau Textiles del regista Randy F Darius. Tramite l’impresa sociale Limpapeh, sviluppata da LP2M West Sumatra con il supporto del governo australiano, questo video mostra il valore e la bellezza dietro l’emancipazione delle donne nel continuare le loro pratiche tradizionali avviando attività in proprio. Un’iniziativa volta a fornire stabilità economica e a responsabilizzare le donne sull’indipendenza finanziaria.
Con l’intento di fungere da amplificatore di problematiche sociali e ambientali che interessano il mondo della moda e della società odierna, ancora una volta Fashion Film Festival Milano 2022 ha saputo portare alla luce dei lavori creativi capaci di trattare tematiche delicate in maniera artistica ed espressiva.
Tutti i film della categoria green e delle altre 15 categorie in gara sono disponibili nell’archivio del sito della manifestazione, all’interno del quale è possibile visionare anche i lavori delle precedenti edizioni.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Saldi a febbraio: è quello che potrebbe succedere se verrà accettata la proposta di Confesercenti. I cambiamenti climatici incidono anche sulla moda.
Parte oggi la manifestazione internazionale dedicata a moda e cinema. Fashion Film Festival Milano 2022 è online fino al 18 gennaio.
È appena giunta al termine la settima edizione, nonché la prima completamente online, di Fashion Film Festival Milano 2021. Scopriamo chi ha vinto.
Una selezione di nove libri che trattano i vari aspetti della sostenibilità nella moda, dal trattamento dei lavoratori alle conseguenze sull’ambiente.
Al mondo c’è ancora chi pensa che non esista lingerie da uomo. Afrika Project è determinato a fargli cambiare idea con il suo intimo etico e responsabile.
Migliaia di lavoratori del settore moda-abbigliamento sono scesi in piazza per chiedere un salario minimo mensile in Bangladesh di 193 euro.
Mentre le aziende della moda si attivano per cambiare, al Venice sustainable fashion forum diventano sempre più centrali l’Unione Europea e i consumatori.
Sotto il cappello “moda circolare” ricadono diverse buone pratiche: occorre applicarle su larga scala per limitare i danni della sovrapproduzione.
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori