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Il Forte di Bard è un gioiello architettonico d’altri tempi che oggi rivive grazie ad arte e cultura. Una location suggestiva per grandi mostre in un paesaggio unico.
Una struttura imponente immersa in un territorio di grande fascino: il Forte di Bard è uno scrigno ricco di storia, arte e cultura, una location tra le più suggestive, premiata dall’afflusso di pubblico e dalla qualità stessa della sua proposta espositiva. A vent’anni dall’imponente opera di recupero architettonico, il Forte di Bard rappresenta un luogo imperdibile nell’incantevole Valle d’Aosta.
Sa un po’ di conquista raggiungere il Forte di Bard in Valle d’Aosta: la sua struttura, che sembra essere parte delle rocce che la ospitano, svetta e si mostra sin da lontano con un’imponenza che riporta al passato. Il Forte ci fa pensare a leggende antiche, a storie di culture lontane e misteriose. Bard oggi è un piccolo comune della Valle d’Aosta di poco più di tre chilometri quadrati di superficie, con una popolazione di circa 140 abitanti, situato nella parte bassa della valle, a circa 400 metri di altitudine sul livello del mare, pochi chilometri a monte dal confine con il Piemonte. Il suo territorio è interamente posto sulla sinistra orografica della Dora Baltea, quindi vicino alle grandi vette ma anche alle acque del fiume. Una zona ricca di castelli, miniere, natura imponente e cultura in cui il Forte rappresenta un polo culturale d’eccezione, sede espositiva e di musei importanti del territorio.
Edificato sulle rovine della precedente fortificazione – fatta radere al suolo da Napoleone Bonaparte – l’attuale riedificazione del Forte fu disposta da Carlo Felice nel 1827 e affidata a Francesco Antonio Olivero, che già aveva lavorato ai forti di Exilles in Valle di Susa e dell’Esseillon di Modane, il quale portò a termine il progetto nel 1830. I lavori durarono solo otto anni e il Forte venne consegnato a re Carlo Alberto il 30 luglio 1838. Dopo un lungo periodo di abbandono, il forte è stato totalmente restaurato con interventi ispirati al recupero conservativo: è stato aperto ai visitatori nel gennaio 2006.
Il Forte di Bard così come lo vediamo e visitiamo oggi, non è quasi per nulla differente da quello delle origini e rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento. L’enorme struttura è costituita da tre principali corpi di fabbrica, posti a diversi livelli, tra i 400 e i 467 metri, tutti raggiungibili grazie a tre ascensori panoramici in cristallo o camminando dopo una bella passeggiata con uno splendido panorama: dal più basso, l’Opera Ferdinando, a quello mediano, l’Opera Vittorio, al più alto, l’Opera Carlo Alberto, per un totale di 283 locali.
All’interno dell’Opera Ferdinando è ubicato il Museo delle Fortificazioni e delle Frontiere, mentre l’Opera Mortai, collocata alle sue spalle, e l’attigua Polveriera ospitano i locali destinati ai laboratori didattici e sono adibiti anche a mostre temporanee. A circa metà della rocca sorge l’Opera Vittorio, che ospita Le Alpi dei ragazzi, un percorso interattivo di avvicinamento all’alpinismo interamente dedicato ai più giovani.
Accanto a questi musei e alle mostre temporanee c’è sempre la possibilità di visitare anche il Museo delle Alpi: un percorso pluridisciplinare, interattivo e multimediale dedicato alle Alpi e alla montagna. Uno spazio museale all’avanguardia nel panorama internazionale: le ventinove sale del percorso di visita, racchiuse dentro l’Opera Carlo Alberto fondono insieme tradizione e nuove tecnologie, raccontando una montagna vissuta e trasformata dalla mano dell’uomo. Suoni, video e proiezioni danno forma a scenografie, ricostruzioni e giochi multimediali che accompagnano il visitatore lungo un viaggio di esplorazione da vivere con i cinque sensi. Un’offerta ampia e attenta al proprio “panorama” che è infatti scelta e proposta al pubblico per valorizzare il territorio e la propria storia.
La storia del Forte e soprattutto del suo bel restauro è talmente importante che il complesso ospiterà una mostra proprio su questo tema: Storia di un’avventura. Fotografie di Gianfranco Roselli, inaugura infatti il 17 marzo e sarà aperta sino al 10 novembre. Si tratta di una esposizione fotografica che documenta la riapertura della struttura a Bard attraverso 60 scatti di un fotografo torinese. Ancora in programma – sino al 2 giugno – è Wildlife Photographer of the Year, l’anteprima italiana della mostra che presenta le 100 immagini premiate al più importante concorso al mondo di fotografia naturalistica, giunto alla sua 54esima edizione. Di tutt’altra natura è Il Guercino. Opere da quadrerie e collezioni del Seicento, esposta al Forte di Bard dal 5 aprile al 30 giugno – che presenta alcune opere del pittore del Seicento emiliano realizzate per importanti committenti privati che chiesero al Guercino dipinti per arricchire le proprie collezioni e quadrerie.
Importante, non solo artisticamente ma anche per il messaggio positivo e ottimista che può veicolare, è L’Aquila. Tesori d’arte dal XIII al XVII secolo in programma tra la tarda primavera e novembre 2019. L’esposizione, a dieci anni dal terremoto del 6 aprile 2009, presenta al pubblico una selezione di opere restaurate (oreficerie, sculture in pietra e legno, dipinti su tavola e tela) datate tra XIII e XVII secolo, provenienti dalle chiese dell’Aquila.
L’amore e l’attenzione che il Forte di Bard ha per la fotografia, ha portato in questi anni a proporre al pubblico alcune delle mostre più interessanti nel panorama nazionale e internazionale. Questa tendenza continua e quest’anno, oltre a quella già presentata, verrà inaugurata Mountains by Magnum photographers (metà luglio – 10 novembre) che mette al centro la montagna vista, vissuta e fotografata dai fotografi dell’Agenzia Magnum Photos, forse la più nota agenzia di fotogiornalismo, fondata nel 1947 da Henri Cartier Bresson, Robert Capa, David Seymour e George Rodger, che riunisce oggi i migliori fotografi del mondo.
L’altra splendida proposta, ma forse dovremmo dire riproposta, per gli appassionati di fotografia, è World Press Photo. In arrivo a fine anno, dal 6 dicembre 2019 al 6 gennaio 2020, è una mostra molto nota tra chi frequenta il Forte di Bard, e riscuote ogni anno un enorme successo. Imperdibile perché si tratta degli scatti del più prestigioso premio al mondo di fotogiornalismo.
Il Forte di Bard è dunque un polo ricco di proposte, culturali, naturali e storiche, ottima meta per tutta la famiglia in grado di offrire al suo interno un caffè, un ristorante e un hotel per chi vuole pernottare in loco e vivere in un’atmosfera d’altri tempi. Vale sempre la pena raggiungere il Forte di Bard, anche solo per il panorama che si può ammirare dalla sua magnifica posizione!
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