Fuck for forest

Un gruppo di persone dal 2004 vende film e foto erotiche e porno online, e con quello che incassa finanzia progetti di difesa delle foreste sudamericane. L?offerta si limita a video amatoriali girati dagli attivisti o da sostenitori. Chi paga l?abbonamento di 10 euro al mese ha accesso all?archivio e contribuisce a salvare le foreste.

Due ragazzi norvegesi, Leona Johansson e Tommy Hol Ellingsen,
all’epoca di 20 e 27 anni, nel 2004 hanno l’idea di fondare una
sorta di associazione ecologista. Per “mostrare la bellezza
dell’amore naturale, della nudità e del sesso per
catalizzare attenzione e raccogliere soldi per la Terra e la natura
in pericolo. Perché salvare la natura è sexy”.

Hanno così cominciato a produrre materiale erotico e a
esibirsi in pubblico (usufruendo nei primi sei mesi di
attività anche di fondi governativi messi a disposizione per
le start-up!). La sigla scelta è esplicita:
Fuck for forest. Nel
primo anno hanno raccolto oltre 100.000 dollari.

Dopo alcune manifestazioni contestate, dai coiti in pubblico al
Quart Festival durante il concerto di Kristopher Schau e The
Cumshots e le multe ad alcuni membri che si erano spogliati
nell’aula di tribunale di Kristiansand, l’organizzazione trasloca
in Germania, a Berlino. Siccome il Wwf non accetta le loro
donazioni, si attrezzano con versamenti diretti a organizzazioni
locali di conservazione delle foreste pluviali.

Nel video introduttivo del 2010 del sito Internet si alternavano
ragazze nude con grafici sul riscaldamento climatico. E
l’iniziativa assume sempre più le connotazioni di una
community. Chi la ritiene una buona idea può dare una
donazione, ottenendo l’accesso alla ‘member area’ con migliaia di
foto e video di “attivisti erotici”. Oppure, se si hanno foto o
video propri, si condividono i propri scatti o le proprie
performance ottenendo così l’accesso gratuito ai materiali
postati dagli altri attivisti.

“Tutti dovrebbero provare a creare qualcosa di buono usando
ciò che hanno – dichiarava nel 2005 al San Francisco
Chronicle Tommy Hol Ellingsen – e noi non avevamo nulla, se non i
nostri corpi. La pornografia genera davvero un sacco di soldi.
Quindi, perché non destinarli a una buona causa?” e
conclude: “Crediamo nella spiritualità della natura. Per
noi, la sessualità è naturale. Non facciamo nulla per
provocazione. È semplicemente la cosa giusta da fare, e ci
aiuta a connetterci con la natura. Uno dei più puri atti che
gli esseri umani possono compiere è far l’amore gli uni con
gli altri”.

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