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Andare in bicicletta al lavoro vi ha fatto sudare all’inizio di gennaio? Non preoccupatevi, non siete fuori allenamento. Le temperature hanno raggiunto valori da record in molte città italiane.
Per trascorrere la giornata in spiaggia d’inverno non è necessario scegliere mete esotiche: è sufficiente andare a Palermo. Nella giornata di lunedì 8 gennaio, infatti, la temperatura nel capoluogo siciliano ha raggiunto i 24,1 gradi, tanto da far scattare l’allarme incendi. In diverse città italiane i termometri hanno registrato valori eccezionali: a Roma la massima è stata di 19,6 gradi, mentre la minima non è scesa sotto i 17, la più alta degli ultimi vent’anni. “Record di caldo anche per la stazione di Napoli Capodichino che con 22 gradi supera il precedente primato di 20,4 del gennaio 1997”, riporta il sito di meteorologia 3Bmeteo.com.
La causa del caldo anomalo è stata un’ondata di aria mite e umida proveniente dal Nordafrica e accompagnata da venti di scirocco, che solitamente soffiano in primavera e in autunno ma molto raramente in inverno. “Segna un nuovo record anche la stazione di Trieste che con i suoi 18 gradi abbatte la temperatura registrata nel gennaio del 1994 di 16,6”, prosegue Carlo Migliore di 3Bmeteo.com.
A Milano la temperatura minima è stata di 10,4 gradi. Se il 2018 è iniziato così, c’è da dire che il 2017 è stato il più caldo degli ultimi 119 anni nel capoluogo lombardo, con una temperatura media di 16,1 gradi e valori superiori alla norma per ben 11 mesi. Al contrario, le precipitazioni sono state molto scarse: solo 591 millimetri contro una media che generalmente supera i 900.
Il 2017 è stato il più secco degli ultimi 200 anni e si è classificato al sesto posto tra quelli più caldi dal 1800, stando a un’indagine della Coldiretti su dati del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) che rilevano le temperature da 217 anni. D’altra parte, sono aumentati gli eventi meteorologici estremi. L’Italia non è quindi immune agli effetti dei cambiamenti climatici, che hanno avuto una pesante ricaduta sull’agricoltura e causato danni per 14 miliardi di euro negli ultimi dieci anni. Se per noi una tregua dall’inverno è piacevole, ricordiamoci che per il nostro pianeta lo è un po’ meno.
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