
In presenza di un problema di salute il corpo manda dei segnali precursori. Riconoscerli significa avere uno strumento in più per fare prevenzione.
L’obiettivo della giornata è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi del sonno, un elemento essenziale per la nostra salute fisica e mentale.
Almeno una volta al giorno interrompiamo le nostre attività e “abbandoniamo” il mondo reale, per entrare in un vivido mondo di fantasia, il sogno. Nell’uomo, e in generale nei mammiferi, il sonno svolge funzioni essenziali e primarie, ad esempio servirebbe per reintegrare il tessuto cerebrale, è essenziale per la regolazione del metabolismo nei bambini e può influenzare i processi di memoria. Mentre la privazione del sonno ha un impatto negativo sulla salute. I precisi effetti del sonno sul nostro organismo sono tuttavia ancora ignoti e sono oggetto di studi da parte di biologi e psicologi. Quel che è certo è che dormire ci è necessario, così come bere e mangiare, e trascorriamo fino a un terzo della nostra vita dormendo.
Proprio per sottolineare l’importanza di un corretto riposo il venerdì della seconda settimana di marzo, in oltre settanta paesi, si celebra la Giornata mondiale del sonno, istituita nel 2008 dalla World association of sleep medicine con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi del sonno e sui relativi costi per la collettività. La ricorrenza è annuale e coincide con il venerdì che precede l’equinozio di primavera.
I disturbi del sonno sono piuttosto comuni e colpiscono molte persone, pregiudicando talvolta la loro qualità della vita. Fino al 45 per cento della popolazione mondiale ne soffre, mentre nel nostro Paese un italiano su cinque riposa male e uno su quindici soffre di insonnia cronica. Secondo gli specialisti la maggior parte dei problemi legati al sonno è prevenibile o curabile, tuttavia meno di un terzo delle persone che ne sono afflitte si rivolge a professionisti.
I problemi di salute legati al sonno hanno notevoli ricadute economiche, negli Stati Uniti i costi annuali dell’insonnia si aggirerebbero tra i 92,5 e 107,5 miliardi di dollari. La scarsa qualità del sonno aumenta in particolare il numero di incidenti e può influire negativamente sull’efficienza lavorativa.
I fattori indispensabili per un sonno corretto sono tre, secondo gli esperti, la durata, l’assenza d’interruzioni e la profondità. Per migliorare la qualità del riposo è possibile adottare piccole precauzioni, come regolare la temperatura della stanza (che dovrebbe oscillare tra i 15 e i 20 gradi, secondo la National sleep foundation), assicurarsi la lontananza da dispositivi elettronici (secondo alcune ricerche il bagliore emesso dagli smartphone può incidere sul rilascio di melatonina compromettendo il sonno) e leggere un libro.
Il sonno è un bisogno intrinsecamente democratico, che abbatte ogni distinzione, travalica differenze sociali, etniche, di genere e perfino di specie, tutti abbiamo bisogno di dormire, ognuno secondo le proprie esigenze. Quando dormono gli esseri umani sono completamente inermi mentre altre specie, come le balene e le foche, “disattivano” solo alcune parti del cervello mantenendone attive altre. Le lontre marine, invece, hanno l’abitudine di tenersi per mano mentre dormono, in modo che la corrente non le separi.
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