
Neuroscienziata cognitivista, Maryanne Wolf è una delle maggiori esperte del cervello che legge. Confronta la lettura su carta e su schermo, entrambe decisive per il futuro della democrazia.
Sensazione di pienezza dopo i pasti e gonfiore addominale sono disturbi comuni. Si presentano a qualsiasi età e per motivi diversi, importante è individuarne la causa. E trovare il giusto rimedio.
Una spiacevole sensazione di pancia gonfia e tesa l’abbiamo provata tutti almeno una volta nella vita; basta un pasto abbondante per avvertire una sensazione di turgore allo stomaco e all’intestino. Molti di noi purtroppo sperimentano quotidianamente la sensazione di gonfiore addominale, spesso accompagnato da flatulenza, aerofagia e difficoltà nell’evacuazione. Segnali rivelatori di un apparato gastro-intestinale in difficoltà. La strada giusta da seguire, in questi casi, è capire quale sia la causa del disturbo che, va detto, colpisce maggiormente le donne ed è molto più diffuso nella società occidentale.
Individuare le cause del gonfiore addominale è fondamentale per poter affrontare il problema nel modo più corretto. La semplice sensazione di pancia gonfia cela dietro di sé una serie di meccanismi complessi che variano da individuo a individuo e differenziano il motivo del gonfiore.
L’aria che quotidianamente ingeriamo si associa al gas prodotto dal nostro organismo attraverso complesse reazioni biochimiche, oltre a quello prodotto dall’intestino per via della fermentazione di sostanze come le fibre, ad esempio, che sono appunto fermentabili. Spesso è l’alimentazione scorretta la prima causa del gonfiore addominale. I pasti ricchi di carboidrati, ma anche gli spuntini frugali consumati in piedi e in fretta possono procurare cattiva digestione e il conseguente rigonfiarsi dell’apparato gastro-intestinale. Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di persone si è poi dimostrato sensibile ad alcuni alimenti che, se non controllati, possono provocare disturbi a livello intestinale. Anche l’alterazione della flora intestinale può scatenare situazioni di gonfiore, quindi buona norma è cercare di mantenerla in equilibrio il più possibile. Inoltre, il gonfiore addominale è spesso associato a situazioni d’ansia, stress, ritmi di vita incalzanti, difficoltà psicologiche o assunzione costante di farmaci.
Certo è che il lungo periodo di quarantena appena concluso, caratterizzato da tensioni, paure e poco movimento, può facilmente aver accentuato tutta una serie di problemi legati alla digestione e al gonfiore addominale. Le soluzioni, per fortuna, ci sono.
Cristalfarma, azienda leader nel settore della fitoterapia, ha formulato relaxcol®, un integratore alimentare specifico per gonfiore e tensione addominale, composto da piante utili a migliorare la motilità intestinale e ridurre i gas intestinali.
Finocchio, semi di carruba, carvi, anice verde, coriandolo, sono i rimedi che la natura mette a disposizione per contrastare i gonfiori, presenti nell’integratore insieme ai frutto-oligosaccaridi (fos) che proteggono e mantengono in equilibrio il microbiota intestinale.
Le piante carminative sapientemente associate svolgono azioni diverse ma tutte mirate allo scopo di ridurre i gonfiori, attivare alcuni enzimi digestivi, rilassare la parete addominale e facilitare l’espulsione dei gas intestinali.
Per i problemi che partono dallo stomaco, Cristalfarma ha messo a punto un integratore alimentare specifico: relaxcol plus®, che contrasta i disturbi gastrici intervenendo sulla sensazione di pienezza dopo pasto, nausea, difficoltà digestiva.
In associazione a finocchio, cannella, carvi e anice stallato, questo integratore contiene lo zenzero, noto per le sue proprietà regolatrici della motilità gastrica, della funzionalità digestiva e utile in caso di nausea. Anche in relaxcol plus® troviamo i frutto-oligosaccaridi, importanti per l’equilibrio della flora intestinale.
Il primo consiglio è assicurarsi un’alimentazione adeguata; mangiare senza fretta, masticando lentamente, facendo attenzione a ridurre il consumo dei cibi che abbiamo individuato come problematici per la nostra digestione. Bere una sufficiente quantità di acqua, che varia da un litro a due litri al giorno, evitando le bevande gassate. Importante è poi consumare pasti regolari senza eccedere in un’unica categoria di alimenti ma abbinandoli in modo equilibrato e in quantità adeguate.
L’attività fisica non deve mancare, soprattutto nel caso in cui si svolga un lavoro sedentario. Le persone che hanno difficoltà a praticare sport possono optare per lunghe passeggiate. Altra buona abitudine è cercare di lavorare sulle tensioni e imparare ad affrontare al meglio le situazioni di stress che possono “gonfiare”, dedicandosi alcuni momenti di relax nella giornata.
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