In Pakistan è iniziato l’esodo forzato di 1,7 milioni di afgani
Da giorni camion stracolmi di persone accusate di rappresentare una “minaccia alla sicurezza nazionale” del Pakistan si sono ammassati vicino ai valichi di frontiera con l’Afghanistan.
L’Afghanistan è stato conquistato dai talebani. Domenica 15 agosto 2021 il presidente Ashraf Ghani è fuggito dalla capitale Kabul; i combattenti del movimento islamico radicale hanno quindi occupato il palazzo presidenziale annunciando la creazione di un Emirato islamico. Dopo una guerra durata più di 20 anni, che ha coinvolto numerosi stati e decine di migliaia di soldati occidentali, poi via via ritirati, l’esecutivo sostenuto dall’Occidente si è arreso senza quasi combattere.
Da giorni camion stracolmi di persone accusate di rappresentare una “minaccia alla sicurezza nazionale” del Pakistan si sono ammassati vicino ai valichi di frontiera con l’Afghanistan.
Diverse scosse, di magnitudo 6,3, hanno colpito la provincia di Herat, in Afghanistan. Per ora si contano più di 2.400 morti e 2mila feriti.
Non possono visitare un popolare parco nazionale, non possono costruirsi un futuro migliore studiando all’estero. Le donne afghane sono ormai recluse.
Le bandiere dei talebani hanno ripreso a sventolare sull’Afghanistan e le donne stanno pagando il prezzo più caro. Il reportage a due anni di distanza.
Parrucchieri e centri estetici per donne dovranno chiudere in Afghanistan, secondo l’ultimo ordine dei talebani che restringe ancora di più le libertà delle donne afgane.
Nella seconda metà di gennaio, vaste parti dell’Asia sono alle prese con un freddo record: in Afghanistan e Corea del Nord si teme un’emergenza umanitaria.
Il regime talebano dell’Afghanistan ha annunciato il divieto per le donne di frequentare le università. Qualche mese fa era toccato alle scuole secondarie.
L’ennesimo schiaffo alla libertà e ai diritti civili in Afghanistan: le donne vanno incontro a nuove restrizioni e tornano le violente pene della sharia.
L’attentanto alla moschea nella capitale Kabul è l’ennesima dimostrazione di quanto l’Afghanistan sia vicino al collasso sociale.
È di almeno mille morti il bilancio del terremoto che ha colpito nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 l’Afghanistan sud-orientale.