Il computer diventa bio

E’ nato un marchio di qualit

L’ecologia conquista anche i freddi calcolatori elettronici. Se
infatti pare scontato occuparsi di specie in via di estinzione o di
habitat da preservare, anche i personal computer ormai devono
rispondere a criteri di fabbricazione e di sicurezza sanciti dai
più autorevoli organismi internazionali.

La Commissione Europea, riunitasi a Bruxelles alla fine di agosto,
ha indicato, per la prima volta, i termini per l’assegnazione
dell’ecolabel a computer e pc portatili. Per ottenere il marchio di
qualità ecologica, i produttori di macchine da ufficio e di
laptop dovranno applicare, rispettivamente entro il 28 febbraio
2002 e il 31 ottobre 2001, i criteri già previsti per la
maggior parte dei prodotti che, quotidianamente, entrano nelle
nostre case. Ma che cosa sanciscono le regole eco-compatibili?

Per quanto riguarda gli aspetti legati al cosiddetto eco-pc, le
macchine dovranno essere costruite con un nuovo tipo di plastica
completamente riciclabile, mentre, grazie alle nuove disposizioni,
gli utenti potranno trascorrere più tempo davanti al monitor
senza accusare stanchezza agli occhi o avere altri disturbi alla
vista.

Facendo riferimento all’unità centrale, al monitor, alla
tastiera e al mouse, l’Ue ha studiato nuovi canoni per consentire
il risparmio energetico, il prolungamento della durata di vita di
pc e periferiche, l’abbassamento sia del contenuto di mercurio
dello schermo che delle emissioni elettromagnetiche e il
riciclaggio di tutti i componenti sostituibili. Il calcolatore
dovrà supportare la modalità ‘sleep ACPI S3’, una
funzionalità che permette di ridurre al minimo il consumo di
energia (inferiore a 5 watt) quando non si utilizza il computer per
almeno trenta minuti.

I monitor con display a Lcd, a cristalli liquidi, dovranno essere
dotati di una retroilluminazione che non dovrà contenere
più di 3 mg di mercurio per lampada. Per quanto riguarda lo
spinoso argomento delle emissioni elettromagnetiche, lo schermo del
pc non dovrà superere i 300 GHz di frequenza, permettendo ad
ogni utente di restare più tempo davanti al monitor.

Luca Bernardelli

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