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I medici che in tempi recenti hanno utilizzato il digiuno terapeutico di solito si sono limitati a farlo nella loro pratica privata
I medici che in tempi recenti hanno utilizzato il digiuno
terapeutico di solito si sono limitati a farlo nella loro pratica
privata, al di fuori delle strutture ospedaliere tradizionali, non
essendo quello del digiuno un metodo di cura ortodosso. Tuttavia un
piccolo numero di medici ha avuto modo di fare osservazioni sul
digiuno terapeutico presso ospedali e cliniche universitarie.
Il dott. C.Clemmensen presso l’ospedale Fianlud, in Danimarca,
utilizzò il digiuno in 155 casi di epilessia e ne descrisse
gli effetti favorevoli nella pubblicazione ”Inanizion and
epilepsy: studies on the influence of inanition upon epileptic
attacks.” Copenhagen, Levin e Munksgaard,1932.
Il dott. Casey a. Wood, professore del Bishop’s College di Montreal
pubblicò un resoconto riguardante l’influenza del digiuno su
sette casi di reumatismo articolare acuto.
Negli anni quaranta, presso l’Istituto di clinica medica
dell’Università di Modena diretto dal prof. Dalla Volta,
furono curati con risultati favorevoli gruppi di cardiopatici con
periodi di digiuno assoluto, come riferiscono nel 1946 Dal CO e, in
seguito ,Dalla Volta e Dagnini (“L’azione del digiuno prolungato
sul bilancio idro-salino dei cardiopatici scompensati”, “L’azione
del digiuno prolungato sul bilancio energetico dei cardiopatici
scompensati”, Giorgio Dagnini, Modena, 1949) .
James Mc Eachen studiò dal 1952 al 1958 715 soggetti affetti
da patologie varie curate col digiuno e Robert Gross 680 casi dal
57 al 63. Anche William L. Esser utilizzò il digiuno in
varie patologie. Questi autori pubblicarono i risultati delle loro
osservazioni ed elaborarono in tabelle le casistiche.
W.H.Hay ha trattato 400 pazienti affetti da appendicite acuta e
cronica con digiuni prolungati, riscontrando la guarigione
pressoché nella totalità dei casi; descrive inoltre
gli ottimi risultati del digiuno in malattie psichiatriche.
IL medico americano Heinrich Stern utilizzò il digiuno nella
cura del diabete, come Guelpa, con buoni risultati e rapida
eliminazione della glicosuria.
Y.S.Nicolayev, direttore del reparto di digiuno dell’Istituto
psichiatrico di Mosca, scrisse: “Controlled fasting cure of
schizophrenia”, Moscow 1963. Ha studiato 140 casi di pazienti
schizofrenici sottoposti a digiuno per 20-30 giorni. Nicolayev
attribuisce la risposta positiva ottenuta in 45 di questi casi in
gran parte alla neutralizzazione delle tossine che sarebbero legate
al processo schizofrenico.
Il medico americano Allan Cott ha messo a punto ,nel centro che
dirige, un programma di 25 giorni di digiuno per il trattamento
della schizofrenia, sulla base del metodo di Y. Nicolayev.
Un gran numero di pazienti obesi si è sottoposto negli
ultimi decenni a digiuni totali sotto osservazione medica in centri
specializzati. Duncan, dell’università della Pennsylvania,
ha seguito più di 1300 pazienti obesi col metodo del
completo digiuno per una durata di tempo variabile dai dieci giorni
alle due settimane.
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