
Brian May lancia il nuovo profumo Save me che “evoca la magia selvaggia della campagna britannica” e cerca di salvarne la fauna selvatica.
Apple ha annunciato la chiusura di iTunes. Tre “nuove” app dedicate a musica, podcast e la Apple tv lo sostituiranno a partire dal prossimo aggiornamento iOS per Mac.
Già sei mesi fa negli ambienti geek si vociferava della possibile chiusura di iTunes, l’applicazione sviluppata e distribuita da Apple Inc. per riprodurre e organizzare file multimediali. L’annuncio ufficiale è arrivato lo scorso 3 giugno durante il keynote Apple principale in occasione dell’edizione 2019 della Apple worldwide developer conference (Wwdc), l’annuale conferenza per gli sviluppatori che si è svolta a San José, California. L’applicazione sarà sostituita da tre app dedicate nello specifico a musica, podcast e Apple tv.
La chiusura di iTunes per molti corrisponde alla fine di un’era. Dal 2003, iTunes non rappresentava un semplice player musicale: permetteva di convertire e riversare cd in file mp3, organizzare e remixare file multimediali, ma anche di acquistare musica, film, video e infine anche app. Inoltre, permetteva la sincronizzazione di tutti i dispositivi Apple. Tutto questo da un punto di vista tecnico.
Dal punto di vista simbolico, iTunes ha rappresentato per molto tempo il vero e proprio modello di discografia post Napster. Napster era già stato chiuso prima dell’uscita di iTunes, ma ormai aveva sdoganato la condivisione di file illegale e gratuita. Per questo iTunes ha rappresentato la rivoluzione che ha dimostrato alle label (e ha convinto gli utenti grazie alla sua facilità di fruizione) che la musica liquida poteva essere anche scaricata legalmente. E quando si dice iTunes non si può non pensare all’iPod, il primo vero supporto fisico che ha aperto la strada a una fruizione della musica del tutto diversa dalla precedente.
Ma i tempi cambiano e l’evoluzione della musica anche per il 2019 è rappresentata dallo streaming online: la necessità di avere tutta la propria musica su di un solo supporto (l’iPod) non esiste più e il modello buy-to-own di iTunes è ampiamente superato dai servizi di streaming on demand come Spotify per la musica o Netflix per film e serie. Anche l’utilità di iTunes di sincronizzazione dei contenuti e backup dei vari supporti Apple come iPhone, iPad e iPod touch non ha più senso di esistere da quando esiste iCloud.
Insomma, iTunes era ormai diventato obsoleto e ridondante, soppiantato da altre applicazioni più al passo coi tempi in realtà già da tempo disponibili su iOS. Così Craig Federighi, vicepresidente senior di Apple con delega al software, ha dato conferma sul palco della Wwdc 2019 della fine di iTunes e l’inizio di un nuovo mondo Apple più coraggioso, senza più fili e senza più sincronizzazioni.
Apple Music, Apple tv e Podcast saranno quindi integrate anche su Mac a partire dal prossimo aggiornamento iOS, con un impatto minimo o nullo sul consumatore finale. Insomma, con la chiusura di iTunes non cambierà granché, perché in fondo tutto è già cambiato senza neppure che ce ne accorgessimo.
Brian May lancia il nuovo profumo Save me che “evoca la magia selvaggia della campagna britannica” e cerca di salvarne la fauna selvatica.
Ariel Pink ha confermato di aver partecipato alle manifestazioni a Washington Dc sfociate in insurrezione. La casa discografica prende le distanze.
Thom Yorke e decine di altri musicisti britannici si schierano contro il taglio alla libera circolazione dei musicisti Uk in Europa dovuto alla Brexit.
Max Casacci ci racconta la genesi di Earthphonia, il suo primo disco solista realizzato con i suoni della natura e del Pianeta.
Fulminacci è il protagonista del secondo appuntamento di Eventi naturali. Nel cuore del bosco ci parla di musica, cinema e del suo prossimo disco.
Nel primo appuntamento di Eventi naturali, interviste nella natura, abbiamo incontrato il cantautore Giorgio Poi per parlare di musica, natura e molto altro.
Stop, support, report: l’associazione per la musica elettronica ha firmato le linee guida per contrastare molestie sessuali e discriminazioni di genere.
Sopravvivenza, multicultura e isole di plastica. Il musicista Grey Filastine ci racconta l’avventura sul veliero ecologico Arka Kinari, salpato nel 2019 e rimasto per mesi in mezzo al Pacifico a causa del lockdown.
I Grammy awards cambiano il nome della categoria fino a oggi denominata “world music” in “global music”: un termine più pertinente, moderno e inclusivo.