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Jimi: all is by my side finalmente al cinema

Sala Bio, a cura di Biografilm Festival di Bologna in collaborazione con Gruppo Unipol, è il progetto itinerante e presente in varie città italiane (Milano, Bologna e Roma) dedicato ai migliori biopic e ai grandi racconti di vita. Il 16 settembre prossimo, al cinema Colosseo di Milano, ne verrà inaugurata la stagione con un’anteprima del film

Sala Bio, a cura di Biografilm Festival di Bologna in collaborazione con Gruppo Unipol, è il progetto itinerante e presente in varie città italiane (Milano, Bologna e Roma) dedicato ai migliori biopic e ai grandi racconti di vita. Il 16 settembre prossimo, al cinema Colosseo di Milano, ne verrà inaugurata la stagione con un’anteprima del film Jimi: all is by my side, pellicola che narra le vicende della leggenda del rock Jimi Hendrix e distribuita in Italia da I Wonder Pictures in collaborazione con la Unipol Biografilm Collection.

 

 

Ci sono almeno tre buoni motivi per andare a vedere Jimi: all is by my side.

Per prima cosa il film narra le vicende di uno dei periodi più prolifici di Jimi Hendrix e – se è vero che la sua chitarra fece la storia del rock – dell’intera musica rock. Il racconto parte dal 1966 e termina qualche giorno prima della famosa esibizione al Monterey Pop Festival che, con l’epilogo della Stratocaster in fiamme, consacrò definitivamente il genio di Hendrix. Quello fu per lui l’anno della svolta: incontrò, per la prima volta, la sua musa e mentore Linda Keith, all’epoca fidanzata di Keith Richards, che gli presentò Chas Chandler, bassista degli Animals, che diventò ben presto il suo manager e lo aiutò a lanciare Hey Joe, canzone simbolo con la quale conquisterà l’Europa prima, il mondo poi. In quello stesso anno, poi, nacque anche un album capolavoro come Are You Experienced.

 

Il secondo motivo è che il film si basa su materiale d’archivio e vere interviste ed è diretto da John Ridley. Scrittore, attore, sceneggiatore statunitense, Ridley è alla sua prima esperienza come produttore e regista ma ha già vinto un premio Oscar nel 2014 per la miglior sceneggiatura del film di Steve McQueen 12 anni schiavo, pellicola vincitrice anche della statuetta più ambita come miglior film in assoluto. Al tutto si aggiunge una straordinaria interpretazione di André Benjamin/André 3000 (metà degli OutKast) che si riscopre nei panni di attore piuttosto bravo.

 

Il terzo motivo, infine, è che il film non ha avuto storia semplice e arriva nelle sale italiane dopo anni di vicissitudini e lunghe attese: la famiglia di Jimi Hendrix si è opposta alla realizzazione del lungometraggio, arrivando a negare l’autorizzazione per l’uso del repertorio originale. Più volte la Experience Hendrix LLC, azienda-fondazione che amministra l’immagine e il 100 per cento della musica di Jimi, ha minacciato la produzione del film di azioni legali e per l’ex fidanzata di Hendrix, Kathy Etchingham, il film non restituirebbe la realtà dei fatti.

 

Sarà così, ma il lungometraggio è stato finalmente portato a termine e ha l’aria di diventare un cult: presentato per la prima volta nella sezione Proiezioni speciali al Toronto International Film Festival dello scorso anno, Jimi: all is by my side non deve considerarsi un vero e proprio documentario o un semplice biopic. Piuttosto un’indagine fortemente emozionale e un racconto con una grande componente umana di un anno cruciale nella vita di un grande artista.

 

Al cinema Colosseo il 16 settembre verrà proposta la versione originale sottotitolata in italiano, con l’introduzione a cura del critico musicale Enzo Gentile.

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