La lezione della Vitalità

L’insegnamento che l’Essere Umano ricava dalla caratteristica dell’elemento

Il calore è sinonimo di vita, e Vitalità è la
traduzione nell’umano dell’insegnamento del Fuoco. E’
possibilità di manifestare la Vita, di portare il proprio
fuoco nel mondo.

Tutto ciò che è movimento, arte, impegno, è
espressione di una vitalità. Per sua natura il fuoco “danza”
e incessantemente si trasforma; in un attimo, si trasmette di cosa
in cosa. La vitalità è contagiosa e si irradia
proprio come il fuoco. Per questo una “vitalità” eccessiva
può anche essere pericolosa. Consuma tanto, brucia. Sembra
un paradosso, ma si può anche “morire di vita”.

Il cammino del Fuoco è un cammino molto eccitante,
perché molto vitale. Ma ha regole ben precise. Imparare a
dosare la fiamma rappresenta la sfida maggiore.

L’uomo che decide di essere davvero Umano, impara dall’elemento la
Vitalità e apprende la possibilità di gestirla nel
modo migliore, lasciando fluire la propria e preoccupandosi di non
inibire quella degli altri.

E’ importante decidere quanto “alta” tenere la fiamma. Quanto
“calore” mettere, ad esempio, in quello che sto facendo, dicendo, o
vivendo.
Esprimere la propria vitalità vuol dire sempre esercitare
un’influenza sull’altro e vuol dire anche mettere in atto uno
scambio.

Essere vivi implica la possibilità di comunicare la propria
vita, il proprio fuoco. Calore è infatti il proprio modo di
sentire e di percepire la vita, è “sentimento”. Saper
‘donare’ il proprio fuoco è una vera arte, ed implica
l’imparare a dosarlo nella quantità e qualità
opportuna, senza bruciare ciò che vi si avvicina.

Come successivo grado di apprendimento, l’Umano diviene Evoluto
quando impara ad incanalare la sua vitalità e comprende che
il sentimento che questa genera è la Devozione.

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