La via dell’Etere: il sostegno

E’ la quinta via: oltre il maschile e il femminile. L’Eterico.

Con l’eterico giungiamo nell’ambito più sottile degli
elementi, oltre la materia come manifestazione. Esso gode, infatti,
delle due nature, il maschile e il femminile, non in quanto le
raccoglie in sé, ma in quanto ne sostiene e nutre
l’essenza.
L’Eterico viaggia “oltre” la manifestazione e, al contempo, la
precede: oltre il maschile ed il femminile, non è
l’ermafrodita ma l’androgino; non è una “summa”, ma una
terza condizione, una via posta in mezzo, che permette e sostiene
la manifestazione delle altre.
Pervade ogni cosa e ogni essere; è lo “spazio energetico”
che consente all’elemento di vibrare per manifestare la sua
esistenza; la caratteristica che l’eterico porta con sé e
con la quale si manifesta, è, infatti, il Sostegno.

Ma l’impegno dell’Eterico nei confronti della manifestazione
è duplice: offrire spazio affinché si manifesti
l’elemento, poi custodirlo, proteggerlo. L’eterico non “appare”, ma
manifesta se stesso attraverso gli altri elementi. Sostenere e
proteggere significa, allora, rispettare.
Noi vibriamo tutti insieme in uno stesso campo eterico, quello
Umano. Ed è lo stesso per tutti, ci lega profondamente come
popolo, come specie; ciononostante non ci rende identici, ci
contraddistingue. Ognuno di noi ne ha uno suo proprio,
personale.
Così nel popolo degli umani e nel popolo dei vegetali, o
degli animali, nel popolo del visibile e dell’invisibile; tuttavia,
ogni sasso è “quel” sasso: non ci sono due sassi uguali su
tutta la terra. Se poi si mettono a confronto due gocce d’acqua,
sembra ancor più difficile accettare il fatto che abbiano
due vibrazioni diverse.

Eppure ogni goccia d’acqua, per quanto vibri con un suo campo di
energia simile alle altre, ha una sua personalità, anch’essa
ha un suo carattere. L’insieme delle gocce diventa un oceano e ha
una sua grande vibrazione, certo: ma ogni goccia è “quella”
goccia, non si troveranno mai due gocce uguali.
Nell’indagare la natura eterica delle cose bisogna dimostrare molta
attenzione al senso di unicità della vita; più
è amalgamata, più è vitale, più
è meravigliosa nella sua manifestazione, infinita, nei modi
in cui essa “vuole” manifestarsi.
Ma non è mai omogeneizzata. Ogni parte che la compone ha una
sua propria struttura, una sua forza, un suo proprio carattere.
Se l’Umano studia questo fenomeno, il Sostegno, egli realizza
l’Interdipendenza.

Loredana Filippi

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