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Costruire biciclette e scooter elettrici con gli stessi motori di lavatrici e lavastoviglie. Il colpo di genio di un’azienda vicentina innamorata della mobilità sostenibile.
La domanda è: si possono costruire scooter e biciclette elettrici usando i motori di lavatrici e lavastoviglie (opportunamente evoluti e adattati)? A Vicenza c’è un’azienda che lo fa già da qualche mese e che sulla mobilità elettrica si sta giocando buona parte della sua credibilità (tanto da investirci 60 milioni di euro).
Non un’aziendina, ma un gruppo industriale da 2.500 persone, con sede a Vicenza e in altri undici stabilimenti sparsi in giro per il mondo. Un gruppo che ha deciso di uscire dall’ombra (letteralmente) per buttarsi con tutte le energie nel mondo della smart mobility, mettendosi a costruire biciclette e scooter elettrici. Un progetto coraggioso e tutto italiano quello di Askoll, dallo studio progettuale sino alla realizzazione del motore, dalle batterie al design, fino all’assemblaggio finale e alla vendita.
Cosa li ha spinti? L’invasione pacifica (e silenziosa) delle e-bike è cominciata da tempo. La bici a pedalata assistita piace, almeno in Europa. Insieme agli scooter elettrici, anche loro in ascesa. I numeri? In Italia, dove non mancano gli incentivi, le vendite di ebike hanno superato i 50 mila pezzi l’anno. Come fare? Il know how sull’elettrico in azienda c’era già. Serviva una risposta concreta ai problemi che ormai affliggono la mobilità individuale: costi sempre più elevati di carburante, di manutenzione e di mantenimento dei veicoli, ingorghi cittadini, tariffe crescenti di parcheggio, inquinamento acustico e dell’aria, zone a traffico limitato sempre più restrittive.
“Abbiamo deciso di dare il nostro contributo per rendere più godibili le nostre città”, ha dichiarato Elio Marioni, energico presidente del gruppo Askoll e deus ex machina del nuovo progetto.“Quest’anno biciclette a pedalata assistita e scooter, l’anno prossimo lanceremo anche un’auto totalmente elettrica. E per Natale abbiamo lanciato l’iniziativa Christmaskoll”.
Due al momento i prodotti, la bicicletta eB1 e lo scooter elettrico eS1, neanche a dirlo entrambi alimentati da un’evoluzione degli affidabilissimi motori elettrici che muovono lavatrici e lavastoviglie.
Nel primo caso si tratta di una bicicletta a pedalata assistita che percorre oltre 100 km prima di dover essere ricaricata. Ha quattro diversi livelli di assistenza, il motore si attiva solo quando si pedala e la velocità può raggiungere agilmente i 25 km/h. La ricarica è semplice: basta rimuovere la batteria (pesa meno di 2 kg) e collegarla a una qualsiasi presa elettrica. Prezzo e caratteristiche tecniche qui.
Nel secondo caso si tratta di uno scooter elettrico con un’autonomia di circa 100 km e una velocità massima di 50 km/h. Le ruote grandi lo rendono stabile in qualsiasi condizione di marcia e grazie alla doppia mescola del pneumatico (rigida al centro per un migliore scorrimento e morbida ai lati per avere più aderenza in curva) offre agilità e sicurezza. La batteria agli ioni di litio si ricarica dalla rete domestica in circa tre ore, al costo medio di 15 centesimi per un “pieno”. Come tutti gli scooter elettrici non paga il bollo per cinque anni e gode di una riduzione fino al 50 per cento sull’assicurazione. Prezzi e caratteristiche li trovate qui.
Ma l’avventura nella mobilità sostenibile di Askoll non finisce qui. Dalla primavera scorsa a un ritmo vertiginoso la società vicentina ha aperto, oltre a sito di e-commerce, store monomarca e corner in mezza Italia: da Vicenza a Verona, da Padova a Bergamo e poi Mantova, Catania, Bologna, Firenze, Pisa, Lucca, Roma e, recentemente, Milano. Ma in Askoll promettono: “L’invasione pacifica non è ancora finita, apriremo altri store”. Maggiori informazioni sul sito di Askoll.
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