L’esperienza delle imprese recuperate dai lavoratori in Argentina

Le Empresas recuperadas por sus trabajadores in Argentina dieci anni fa continuano a rimanere aperte. L’esperienza analizzata nel libro di Aldo Marchetti.

A dieci anni di distanza sono ancora lì. Potevano essere un’esperienza destinata a esaurirsi a breve, soffocata dalla difficoltà di organizzarsi, di essere legittimate e soprattutto di rimanere in piedi dal punto di vista economico. Invece le fabbriche recuperate in Argentina ormai oltre dieci anni fa, quelle imprese abbandonate dai proprietari e destinate a fallire, sono sopravvissute.

 

Le cosiddette Ert (Empresas recuperadas por sus trabajadores, imprese recuperate dai lavoratori), che durante la profonda crisi dell’economia argentina degli inizi del 2000 sono state occupate dagli operai che ne hanno portato avanti la produzione (con l’aiuto delle comunità locali, organizzazioni di quartiere, professionisti, docenti e studenti delle università) non soltanto non sono morte di morte naturale, ma continuano a svilupparsi.

 

Le Ert sono il più ampio e duraturo esperimento di autogestione che riguarda industrie, imprese di servizio, alberghi, ambulatori, organi d’informazione.

 

La loro esperienza è raccontata e analizzata da un nuovo libro, Fabbriche aperte. L’esperienza delle imprese recuperate dai lavoratori in Argentina (edizioni Il Mulino, Collana “Percorsi”, pp. 216, 18 euro) di Aldo Marchetti, docente di Sociologia del lavoro.

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