
Alta moda dagli abiti scartati, l’idea dello stilista africano Amah Ayivi
Dal recupero degli abiti scartati dal mondo occidentale alla creazione di capi di alta sartoria. È l’idea dello stilista togolese Amah Ayivi.
Dal recupero degli abiti scartati dal mondo occidentale alla creazione di capi di alta sartoria. È l’idea dello stilista togolese Amah Ayivi.
Il coronavirus ha portato a licenziamenti in tronco e stipendi non pagati nelle fabbriche tessili del Pakistan. E parte del problema sono i brand di moda occidentali.
Da cinque a due collezioni, “senza stagione”: Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, lancia una moda più vicina ai consumatori e all’ambiente, capace di rispondere alle esigenze post Covid-19.
Per evitare nuovi contagi, le sfilate a luglio le guarderemo attraverso uno schermo: arriva la Milano digital fashion week. E a beneficiarne è soprattutto l’ambiente.
In un momento di “pausa” forzata, anche il settore moda ha capito che deve cambiare: trasparenza, tracciabilità e circolarità sono le parole chiave per tornare a nuova vita.
Rimodelliamo il futuro attraverso la sostenibilità e l’innovazione responsabile. Questo l’obiettivo del libro Fashion industry 2030 di cui pubblichiamo in esclusiva l’introduzione.
Il 23 aprile è uscito il nuovo libro di Marina Spadafora, scritto insieme alla giornalista Luisa Ciuni, dal titolo La rivoluzione comincia dal tuo armadio. Per l’occasione abbiamo intervistato la coordinatrice del movimento Fashion revolution.
Alcuni rappresentanti del mondo della moda ritengono che la crisi legata alla pandemia in corso sia un’occasione per ripensare l’industria in una chiave più sostenibile.
Armani, Prada, Gucci e molti altri ancora. Dal mondo della moda arrivano donazioni di milioni di euro, camici, mascherine e gel igienizzanti a supporto di chi lotta per arginare l’espansione del coronavirus.
La qualità dell’aria è un problema per un numero sempre crescente di città nel mondo. Così le mascherine di protezione e i materiali che le compongono, divengono temi di design.