Un programma di formazione sartoriale per le donne del Kenya e Ghana
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
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L’università Sapienza di Roma ha conferito un dottorato honoris causa all’imprenditore umbro per la sua “sostenibilità culturale”.
Che fine fanno gli allestimenti delle sfilate? A Milano c’è un magazzino che li raccoglie tutti, si chiama Spazio Meta e unisce riuso e creatività
Comprare meno, comprare meglio. Ecco nove brand per la nostra selezione mensile di marchi eco-conscious e rispettosi delle condizioni dei lavoratori
Naste Beauty è una linea di skincare il cui ingrediente è la pasta di mele, ottenuta recuperando gli scarti della lavorazione di succhi di frutta.
Adidas e Stella McCartney hanno lanciato il primo reggiseno per l’allattamento frutto della loro collaborazione, progettato per neo mamme e sportive.
Grazie alle nuove tecnologie, Atelier Riforma ha creato un marketplace B2B per far incontrare domanda e offerta di abiti usati. La moda circolare è tech.
Non comporta l’uccisione di bachi da seta, ma l’estrazione di polpa di pino ed eucalipto: la fibra cellulosica è la nuova frontiera vegan del lusso.
L’impronta idrica di tessuti e lavorazioni è un fattore cruciale da tenere in considerazione per fare acquisti responsabili da un punto di vista ambientale.
L’80% delle maestranze tessili è composto da donne sottopagate. Per questo, è nata la campagna Good clothes fair pay, che si può sostenere firmando una petizione online.