
Il filo resiliente delle sartorie ecosolidali. Tre casi di successo in Italia
Dalle sartorie alle cooperative, sono tante le realtà che nella moda sostenibile trovano vie per l’inclusione. Scopriamo tre storie.
Dalle sartorie alle cooperative, sono tante le realtà che nella moda sostenibile trovano vie per l’inclusione. Scopriamo tre storie.
L’Europa ha una strategia per ridisegnare l’industria tessile. Design, fine vita dei prodotti, nuove tecnologie e lotta al greenwashing sono i punti chiave.
Siamo sicuri che pagare poco un indumento che non indosseremo spesso sia conveniente? Per scoprirlo, basta calcolare il cost per wear.
Perché vincolarsi alla vita frenetica in città, ora che è possibile lavorare ovunque? Da questa domanda nasce il fenomeno di digital nomad e south working.
Valutare l’impatto ambientale dei capi che compriamo non è sempre immediato: ecco qualche dritta in merito al denim, uno dei tessuti meno sostenibili.
La sostenibilità è un punto chiave dell’attività di Silvia Stella Osella, giovane textile designer e nuova protagonista delle nostre Storie in movimento.
Con la tecnologia di Fili Pari la polvere di marmo, sottoprodotto delle cave, diventa un microfilm che conferisce stile e performance tecniche ai tessuti.
Due giorni di laboratori, talk e presentazioni per parlare di clima che cambia e soluzioni possibili: sono i Ri-days.
Upcycling e recycling: conoscere i termini e i processi legati alla moda sostenibile è il primo passo per fare acquisti consapevoli.
Gaia my friend è un’app che dà consigli su come abbinare al meglio i propri vestiti, ponderando gli acquisti e orientandosi verso opzioni sostenibili.