
Durante un convegno sull’agricoltura bio, il ministro Patuanelli ha ammesso che sull’agricoltura biodinamica c’è stato un dibattito scorretto.
La Terra è la nostra casa e oggi l’uomo ha un nuovo bisogno primario: riequilibrare l’eco-sistema. Se non vogliamo estinguerci dobbiamo farlo, subito. Il 22 Aprile è la Giornata Mondiale della Terra. Ma cosa stiamo davvero facendo per migliorare la salute del nostro pianeta?
Le celebrazioni per la Giornata della Terra, il 22 aprile, sono già atti concreti per migliorare la salute del pianeta, servono a diffondere la consapevolezza che c’è qualcosa da cambiare. La pensava allo stesso modo il senatore Gaylard Nelson quando nel 1970 ha promosso la prima manifestazione per l’ambiente in America, un fenomeno che ha assunto dimensioni globali. Alla partecipazione emotiva del pubblico possono seguire decisioni politiche. La politica è fatta dalle persone che influenzano anche il mercato.
Dal protocollo di Montréal del 1987 per difendere l’ozono alle convenzioni per fermare la desertificazione, per il clima e la conservazione della biodiversità, il tema è in cima all’agenda politica internazionale. Sarebbe bene fosse ben evidenziato sull’agenda di ognuno di noi. Oggi l’uomo ha un nuovo bisogno primario: riequilibrare l’eco-sistema. Se non vogliamo estinguerci dobbiamo farlo, è quindi indispensabile che le persone acquisiscano consapevolezza e le aziende diventino People – Planet – Profit. Bisogna curare la causa e non solo gli effetti. E la causa è sempre la stessa, la mancanza di consapevolezza dell’uomo.
Premesso che il futuro è nell’efficienza energetica, una tappa importante per rendere il nostro paese più virtuoso è stata la nascita del conto energia nel 2005, quel sistema di incentivi grazie a cui l’Italia sta recuperando un ingiustificabile ritardo nei confronti di tutti gli altri paesi europei, Germania e Spagna in testa. Secondo un sondaggio i pannelli fotovoltaici installati in Veneto stanno già producendo ora la medesima energia che produrrebbe una centrale nucleare. Sono state incoraggiate le ristrutturazioni ecologiche, le case italiane sono dei colabrodo, ma con semplici accorgimenti potrebbero ridurre consumi ed emissioni fino al 70%. Il bio registra tassi di crescita continui da oltre 20 anni a questa parte. Nonostante la crisi nell’ultimo anno alcune categorie sono impennate del 15% rispetto all’anno prima. Questo è determinato dalla scelta delle persone, che stanno acquistando sempre più consapevolezza.
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L’adozione del biologico è fondamentale per mitigare le criticità ambientali, economiche, sanitarie e sociali che siamo chiamati ad affrontare. Per questo è cruciale contrastare le azioni che ne rimandano lo sviluppo.
L’azienda produttrice di carne avicola biologica ha ricevuto la certificazione B-Corp che attesta il suo impegno nella sostenibilità ambientale e sociale.
Dopo un lungo iter legislativo, il parlamento italiano ha approvato in via definitiva la legge sul biologico. Ripercorriamo i momenti più importanti.
Dal valore del mercato globale alla superficie coltivata nel mondo, tutti i numeri del settore biologico, in continua crescita.
Secondo una ricerca pubblicata su Science Direct, adottare una dieta a base di alimenti bio preserva l’organismo dai danni dello stress ossidativo.
I deputati scelgono di eliminare dal ddl l’equiparazione dell’agricoltura biologica a quella biodinamica. Il commento di Maria Grazia Mammucini, presidente Federbio.
Secondo una ricerca internazionale, seguire una dieta mediterranea con prodotti convenzionali aumenterebbe la presenza di pesticidi nell’organismo. Ma con frutta e verdura bio questa quantità diminuisce drasticamente.
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